"Tutti i pretesti si sono esauriti"
Ucraina, convoglio russo di aiuti verso est senza permesso. Kiev: "è un'invasione"
I camion del convoglio umanitario russo, in attesa da una settimana del via libera di Kiev, sono entrati nel territorio ucraino diretti verso Lugansk. Putin: "Inammissibile allungamento dei tempi". Ucraina: "Violazione del diritto internazionale". La condanna della Farnesina: "Gravissima azione unilaterale"
La Russia ha deciso di inviare in Ucraina orientale il proprio convoglio umanitario, fermo alla frontiera da più di una settimana. Il ministero degli Esteri di Mosca sostiene che "tutti i pretesti" di Kiev "per ritardare l'invio degli aiuti si sono esauriti". Così i camion russi sono entrati nel territorio ucraino: secondo un comandante dei ribelli sarebbero 34 i mezzi che hanno attraversato il valico di Izvaryne in mano ai separatisti filorussi, mentre un giornalista di Associated Press ha affermato di aver visto circa 90 camion che si avvicinavano alla zona della dogana. In una dichiarazione, il presidente ucraino Poroshenko ha poi chiarito che "una colonna di oltre 100 veicoli è entrata in territorio ucraino senza controllo doganale, senza controllo di frontiera o scorta della Croce Rossa Internazionale, il che è una evidente violazione del diritto internazionale".
Putin: "Un ulteriore allungamento sarebbe stato inammissibile"
Il leader del Cremlino Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con la cancelliera tedesca Angela Merkel, ha sostenuto che la Russia ha inviato in Ucraina orientale il proprio convoglio di aiuti umanitari perché "un ulteriore allungamento dei tempi sarebbe stato inammissibile". Putin, quindi, ha ribadito le motivazioni annunciate in un comunicato del ministero degli Esteri: "La parte russa ha deciso di agire" e "la nostra colonna di aiuti umanitari sta cominciando a muoversi". Il ministero degli Esteri russo ha anche invitato Kiev a non intraprendere alcuna azione contro il convoglio, senza specificare le conseguenze.
Ucraina: "Un'invasione diretta"
L'Ucraina ha reagito dichiarando l'ingresso del convoglio russo una "invasione diretta". Kiev aveva autorizzato l'entrata solo di poche decine di camion, mentre il numero di veicoli russi entrati in Ucraina attraverso il posto di frontiera in mano ai ribelli è molto più alto della cifra concordata. Nel denunciare "l'invasione", il capo dei servizi di sicurezza ucraini, Valentyn Nalyvaichenko, ha detto che i camion di aiuti sono guidati da uomini dell'esercito russo addestrati a guidare veicoli da combattimento e sostiene che i mezzi verranno utilizzati per trasportare armi ai ribelli. L'Ucraina, inoltre, teme che il convoglio di aiuti di almeno 260 camion sia parte di un più ampio intervento russo nella parte orientale del paese.
Pentagono invitano Russia a rimuovere il convoglio
Gli Stati Uniti hanno espresso una forte condanna per la decisione unilaterale di Mosca di far entrare parte del convoglio di aiuti umanitari in territorio ucraino senza autorizzazione. L'ufficio stampa del Pentagono ha spiegato anche che gli Usa hanno invitato i russi a rimuovere immediatamente il convoglio. Secondo quanto riferisce il Pentagono, il ministro della Difesa russo Sergeij Shoigu aveva recentemente garantito al segretario alla Difesa americano Chuck Hagel che l'esercito russo non avrebbe invaso l'Ucraina.
Condanna della Nato
Anche il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha comunicato in una nota la sua condanna per l'accesso "di un presunto convoglio umanitario russo [...] senza il coinvolgimento del Comitato internazionale della Croce Rossa." Rasmussen inoltre ha sottolineato come la Russia continui ad armare le forze separatiste in Ucraina anche con artiglieria pesante e carri armati, mentre prosegue "un allarmante" schieramento di truppe russe vicino ai confini ucraini.
Farnesina: "Gravissima azione unilaterale russa
L'Italia ha fatto sapere di considerare "gravissimo" il fatto che un convoglio di veicoli russi sia entrato in territorio ucraino, pur con dichiarati scopi umanitari, senza la necessaria autorizzazione di Kiev. Secondo la Farnesina si è trattato di "un'azione unilaterale e contraria al quadro normativo e di sicurezza" richiesto dalla Croce Rossa internazionale.
Elicottero abbattuto dai separatisti russi
Intanto ci sono ancora pesanti scontri a Lugansk. La città è assediata dalle forze governative da diversi giorni e mancano l'acqua corrente e l'elettricità. I separatisti filorussi hanno anche abbattuto un elicottero militare Mi-24 in Ucraina orientale e tutti i membri dell'equipaggio sono morti. L'elicottero, ha precisato il portavoce del Consiglio di sicurezza ucraino Andrii Lisenko, è stato colpito due giorni fa nei pressi di Gheorghievka, nella regione di Lugansk.