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MONDO

Libia

Tripoli, 97 morti dal 13 luglio. E la Farnesina trasferisce 100 italiani

La capitale libica ancora a ferro e fuoco. Otto ospedali cittadini continuano a ricevere feriti e cadaveri. Gli scontri tra le milizie continuano

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La Farnesina, per il tramite dell'ambasciata a Tripoli e in raccordo con l'Unità di crisi, ha favorito negli ultimi giorni il trasferimento sotto protezione di oltre cento italiani che avevano manifestato l'intenzione di lasciare il Paese. Lo rende noto un comunicato del Ministero degli Esteri.

Intanto, è salito a 97 morti e quattrocento feriti il bilancio degli scontri fra milizie nella città di Tripoli dal 13 luglio quando è cominciata la battaglia per il controllo dell'aeroporto della capitale. Lo ha reso noto il ministero della Salute. L'ultimo bilancio fornito una settimana fa parlava di 47 morti e 120 feriti.

Il nuovo bilancio si basa sui rapporti di otto ospedali pubblici di Tripoli e della periferia, ma non tiene conto di vittime arrivate negli ospedali di campagna o di altre città. Nelle ultime ore continuano i violenti scontri all'aeroporto, con forti esplosioni nel sud della capitale.
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