Coronavirus
Lotta alla pandemia
Aifa, Magrini: "Su mix vaccini essere più che tranquilli"
E' una "scelta condivisa anche da diversi paesi, quindi credo che fiducia e il massimo di tranquillità sia il messaggio da dare", ha detto a Rainews24, il dg di Aifa
Studi clinici, sicurezza elevata
Alla base della vaccinazione eterologa "ci sono studi clinici che sono stati fatti nel massimo rigore etico, ma non erano studi particolarmente problematici. Il dubbio era se si sarebbero riscontrati maggiori effetti indesiderati e di che entità, e sono per lo più effetti lievi o moderati, e quindi la sicurezza per quanto riguarda la somministrazione è molto elevata". Lo ha sottolineato a Rainews24 il direttore generale dell'Agenzia italiana delf armaco (Aifa), Nicola Magrini. Anche per quanto riguarda la"sicurezza a lungo termine, ovvero se il mix vaccinale sia problematico - ha rilevato Magrini - questo è escluso alla luce dei dati disponibili". Pertanto, "avere preferito per massima cautela questo 'trasferimento' sulla seconda dose è stato anche un principio misto di equità per garantire a tutti il vaccino migliore privo di questi rarissimi effetti indesiderati per i quali, quando la pandemia era molto grave - ha concluso - si era invece deciso, sulla popolazione a maggior rischio, di offrire un vaccino altamente efficace e anche globalmente sicuro".
In questo momento serve collaborazione e fiducia
"L'emotività è frutto di una partecipazione mediatica senza precedenti, comprensibile, perché la vaccinazione di massa cui stiamo assistendo è un evento che non si è mai visto prima. Ma credo che la parola da usare in questo momento e per i prossimi mesi sia collaborazione e fiducia, ed una visione europea e globale", ha detto a Rainews24 il direttore generale dell'Aifa Nicola Magrini, rilevando che "il condividere giorno per giorno le scelte con una attenzione mediatica molto elevata, a volte anche con qualche protagonismo di qualcuno, può accendere discussioni".
Spazio ulteriore J&J perché reazioni meno frequenti
Rispetto al fatto se i vaccini AstraZeneca e J&J abbiano lo stesso posizionamento, "si è lasciato uno spazio ulteriore per J&J relativo al fatto che gli effetti indesiderati sembrano meno frequenti, decisamente meno, e pertanto nell'accumularsi dei dati nel mondo si vedrà se questo vaccino che è più semplice in monodose possa essere in qualche modo recuperato per popolazioni speciali in totale sicurezza", ha detto ancora Magrini.