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POLITICA

Il Presidente della Repubblica: "Superare il regolamento di Dublino"

Cernobbio, Mattarella: "Illusorio pensare che chiudere frontiere possa garantire sicurezza Europa"

Il Capo dello Stato interviene con un videomessaggio al Forum Ambrosetti di Cernobbio e parla della crisi immigrazione aggiungendo che l'Europa delle paure e dei veti può solo inseguire i populismi

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Roma Quelle dell'emergenza migranti, tra cui quella del piccolo Aylan, "sono immagini strazianti che confliggono con i valori dell'Europa, con la nostra stessa concezione di umanità". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento in videoconferenza dal Quirinale al Forum Ambrosetti di Cernobbio. "Chiusure illusorie - continua il capo dello Stato - smentiscono drammaticamente i valori della nostra civiltà". Mattarella ha parlato poi del regolamento di Dublino che, secondo lui, è necessario superare in un contesto così difficile in cui servono nuove regole sull'asilo. "Lo spettro che compare a volte in
Europa - aggiunge Mattarella - e' la paura" e cosi' facendo si innalzano "muri e veti" e "si insegue e si alimentano nazionalismi e populismo". 

Il tema politico di partenza sul quale il presidente della Repubblica ha invitato a riflettere è quello che Mattarella ha chiamato "l'asimmetria" dei poteri e degli interessi in gioco. "Per l'economia come per l'immigrazione gli imprenditori e gli operatori economici e finanziari sono interlocutori necessari per gli Stati nazionali, ma questi non sono più interlocutori necessari o comunque decisivi per gli imprenditori e gli operatori economici e finanziari: questa asimmetria, questa sproporzione, questa inadeguatezza degli Stati nazionali rispetto alle crisi e alle vicende di questi tempi si misura anche in relazione al fenomeno migratorio: ecco perché, nonostante lo spirito critico con il quale si guarda all'Europa, mi sento personalmente più europeista che mai". 

Mattarella ha aggiunto che occorre rendersi conto di quanto sia "illusorio pensare che la fine dell'euro o un suo indebolimento possa restituire agli Stati nazionali la sovranità perduta, è la storia stessa che rende inattuale questa eventualità: senza l'unione i paesi europei sarebbero più poveri, con mercati nazionali asfittici, bloccati alla frontiera, l'economia perderebbe anche quei beni immateriali che sono diventati la struttura connettiva della nostra societa' e del nostro modello a partire dalla cittadinanza europea".

Le parole del presidente della Repubblica risuonano più che mai forti in un momento così difficile per la storia europea e mondiale. La polizia austriaca ha infatti reso noto che sono già tra i 2.500 e i 3mila i migranti entrati in Austria dall'Ungheria nelle ultime ore. "Sono qui al confine con l'Ungheria e il flusso delle persone è continuo", ha dichiarato Hans Peter Doskozil, capo della polizia nello Stato del Burgenland. "Attendiamo tra i 17 e i 18 pullman double-decker (a due livelli) per portare poi le persone a Vienna, forse anche verso la Germania". L'Austria e la Germania hanno aperto ai migranti i confini per consentir loro di raggiungere la meta ultima, la Germania appunto di Angela Merkel; e l'Ungheria sta portando le persone con i pullman da Budapest verso la frontiera. 
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