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MONDO

In Italia in aumento il numero di migranti: + 26%

Migranti, Galantino: Europa cieca e debole consente muri

Al fenomeno migratorio "l'Italia da sola non ha la forza di rispondere efficacemente" - osserva il Segretario generale della Cei - "serve con urgenza una strategia di sistema che coinvolga tutti i Paesi sotto un'unica regia"

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"Le morti commemorate ieri a Lampedusa sono uno schiaffo alla democrazia europea, incapace di salvaguardare e proteggere persone in fuga da situazioni drammatiche create anche dalla politica estera e da scelte economiche europee", "guardo in questo momento con buone aspettative al 'Migration Compact' di cui tanto si è parlato proprio in questi ultimi giorni e mi permetto di evidenziare - in quest'ottica - le belle esperienze di cooperazione internazionale della Chiesa forte di 40 anni di progetti e microrealizzazioni di Caritas Italiana e della FOCSIV, con 12000 operatori, volontari e missionari nei Paesi più poveri del mondo". Così Nunzio Galantino, segretario generale della CEI e vescovo emerito di Cassano all'Jonio, intervenendo, a Roma, ad un incontro sui migranti promosso dalla Cisl. 

Galantino sottolinea l'importanza dei corridoi umanitari, della integrazione e chiede di "creare situazioni positive nei luoghi di provenienza attraverso la cooperazione internazionale". Inoltre invita a guardare al fenomeno immigratorio "liberandolo da deformanti e disinformate equazioni". "Stiamo parlando appena di un impatto dell'1% - sottolinea -, mentre l'Italia è agli ultimi posti in Europa per incidenza dei rifugiati sulla popolazione con un tasso di 1,9 ogni mille abitanti e un tasso del 3 per cento di richiedenti asilo. C'è da dire, allo stesso tempo, che il numero di rifugiati è in costante aumento ovunque. In Italia si registra una crescita di presenze pari al 26% con un +30% di richieste di asilo politico solo nel 2015. Oggi sono accolti in Italia circa 160 mila tra richiedenti asilo e rifugiati di cui 30 mila nelle strutture ecclesiali". 

Galantino ricorda che il Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes 2014 indica i migranti quali "attori di sviluppo" e "nuovi cittadini" che contribuiscono "a sostenere il Paese purtroppo ancora in difficoltà dal punto di vista economico e culturale". Galantino ricorda che "nel 2015 178mila cittadini stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana" e "l'apporto importante di oltre 800.000 studenti nelle nostre scuole, che hanno permesso di salvare, soprattutto nei piccoli centri 3000 classi e 35.000 posti di lavoro degli insegnanti". Inoltre i migranti "rappresentano senza meno una risorsa per un Paese altrimenti destinato a spegnersi inesorabilmente (+ 60 mila decessi nell'ultimo anno). Mentre ormai il 19% delle nascite avviene in una famiglia e in una coppia di persone immigrate. Sono oltre un milione e 100 mila i minori immigrati, di cui 650 mila quelli nati in Italia".

Quindi afferma che "la vera frontiera oggi è la completa integrazione. Per questo in Italia emerge la necessità di una legge specifica proprio sull'integrazione. Magari puntando sulla valorizzazione delle competenze degli immigrati: molti di loro quando arrivano nel nostro Paese sono laureati, tecnici, professionisti in molti settori. Estremamente bella e apprezzabile è stata, ad esempio, l'estensione da parte del nostro Governo del bonus cultura anche ai diciottenni immigrati, come l'iniziativa del Ministero dell'Interno di istituire borse di studio per rifugiati nelle nostre Università", "l'Italia, però, indubbiamente, da sola non ha la forza di rispondere efficacemente a questa sfida davvero troppo grande", "serve con urgenza una strategia di sistema che coinvolga tutti i Paesi europei sotto un'unica regia".
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