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MONDO

La polizia ha fermato una decina di persone

Grecia, proteste in un campo profughi a Lesbo: incendiato ufficio Ue

Sono circa 15.000 in totale i migranti per 8.000 posti a disposizione nei centri di registrazione sulle isole greche. La gran parte dovranno essere rinviati in Turchia in virtù dell'accordo con l'Unione europea

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Tre container che ospitavano gli uffici del personale per il servizio d'asilo sull'isola di Lesbo, in Grecia, sono stati dati alle fiamme e "quasi distrutti" stamattina a Moria durante una protesta di un gruppo di una settantina di migranti. Le persone che lavoravano all'interno - riferiscono fonti di polizia - sono riuscite a fuggire e non si segnalano vittime.

Gli incidenti, che sono durati circa un'ora, sono cominciati quando dei migranti "in maggioranza pachistani e bangladesi hanno gettato pietre contro i poliziotti e hanno incendiato delle coperte, gettandole poi nei container", ha spiegato la fonte. La polizia ha fermato un decina di migranti.

Come negli altri campi profughi, le azioni di protesta dei migranti sono frequenti anche a Moria, dove sono stipati oltre 5.000 migranti a fronte di 3.500 posti. Attualmente sono circa 15.000 in totale i migranti per 8.000 posti a disposizione nei centri di registrazione sulle isole greche. La gran parte dovranno essere rinviati in Turchia in virtù dell'accordo firmato il 18 marzo con l'Unione europea. Complessivamente in Grecia, tra terraferma e isole, ci sono circa 65.890 rifugiati e migranti rimasti bloccati dopo la chiusura delle frontiere europee ad inizio anno.
 
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