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ECONOMIA

Il ministro della Difesa sulla sicurezza delle reti

5G, Guerini: valutare con attenzione le indicazioni del Copasir

Secondo il ministro, il dibattito che si è sviluppato, anche a livello internazionale, "non può essere ignorato". Ancora critiche alla posizione espressa dal titolare del Mise, Patuanelli, sul 5G

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Le scelte per realizzare le infrastrutture di rete 5G "vanno valutate con attenzione", ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a margine dei lavori alla Camera dei deputati. Secondo il ministro, il dibattito che si è sviluppato sul tema, anche a livello internazionale, "non può essere ignorato" e la questione va affrontata "con ancora più determinazione perché attiene alla sicurezza nazionale".

Libero mercato o protezionismo
Il riferimento è alle dichiarazioni del titolare del ministero dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che nei giorni scorsi in un'intervista a La Stampa aveva dichiarato che "non si può sventolare la bandiera del libero mercato con una mano e quella del protezionismo con l'altra", a proposito delle infrastrutture di quinta generazione, aggiungendo che "Huawei offre le soluzioni migliori ai prezzi migliori".

In merito alle preoccupazioni sull'ingresso di aziende cinesi nel settore delle Tlc, Patuanelli ha aggiunto: "Abbiamo varato una normativa che garantisce la sicurezza nazionale. Detta condizioni agli operatori nei mercati sensibili, cioè Tlc. Con le giuste difese, la possibilità d'accesso non si discute".

La relazione del Copasir
E il ministro Guerini lo ammette: "L'italia ha certamente già affrontato il tema 5G. L'approvazione del perimetro di sicurezza cibernetica nazionale e l'estensione del golden power al 5G sono provvedimenti importanti e sostanziali per la sicurezza delle nostre infrastrutture strategiche".

Tuttavia - sottoliena Guerini - il Copasir, dopo un anno intenso di approfondimento e audizioni, ha evidenziato come sia comunque necessario tenere alta la guardia per limitare potenziali rischi. Sono indicazioni che vanno valutate con attenzione".

Ci sono, poi, le indicazioni che arrivano "anche a livello internazionale". Il dibattito sul 5G è intenso, "a partire dagli Usa che hanno una posizione nota e in Europa dove il confronto è all'ordine del
giorno. così come il tema è stato uno dei punti su cui anche in ambito nato si è discusso in questi mesi".

E conclude Guerini: "Credo che l'Italia non possa ignorare questo dibattito e che debba affrontare la questione con ancora piu' determinazione e incisività perché attiene alla sicurezza nazionale".

Nella sua relazione il Copasir raccomanda di non includere tecnologia cinese nelle infrastrutture italiane, in particolare  Huawei e Zte, per i loro legami con il governo di Pechino; accuse che il colosso di Shenzhen respinge e invita a  dimostrare.

Le polemiche sulla sicurezza
La posizione di Patuanelli, oltre a quella del ministro della Difesa, aveva provocato le reazioni di esponenti politici dell'opposizione e della maggioranza, a cominciare dal vicepresidente del Copasir e senatore di Fratelli d'Italia, Adolfo Urso: "Mi dispiace constatare che la risposta del ministro Patuanelli non tenga conto della relazione approvata alla unanimità dal Copasir, che ha specifiche competenze nel campo della sicurezza nazionale, in cui vengono anche considerate le ricadute tecnologiche e commerciali". 

Critiche a Patuanelli erano arrivate anche dal segretario del Pd Nicola Zingaretti e da Alessandro Morelli, presidente della Commissione Tlc alla Camera. A loro si unisce ora il leader della Lega, Matteo Salvini, che afferma:  "Troppe cose non tornano nei rapporti tra Movimento 5 Stelle e Cina, a partire dal ministro Patuanelli che minimizza la relazione del Copasir sul 5G". 
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