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ECONOMIA

Ora atteso ok della Bce

Mps, via libera ad aumento di capitale di 2,5 miliardi

L'operazione consentirà anche di rimborsare integralmente e in anticipo, rispetto alla
scadenza, gli 1,07 miliardi di Monti bond ancora in portafoglio.

Alessandro Profumo
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Sarà la Banca centrale europea a dover dare l'ultimo via libera al Capital plan approvato al cda di Mps dove è previsto un aumento di capitale in opzione fino ad un massimo di 2,5 miliardi, già assistito da un consorzio di pre-garanzia e che sarà sottoposto all'approvazione di una assemblea straordinaria degli azionisti per essere eseguito nel 2015. Un aumento di capitale che consentirà anche di rimborsare integralmente e in anticipo, rispetto alla scadenza, gli 1,07 miliardi di Monti bond ancora in portafoglio. 

"Siamo soddisfatti" sono le uniche parole del presidente Alessandro Profumo all'uscita da Rocca Salimbeni.

In realtà il Capital plan è abbastanza complesso perché oltre all'aumento di capitale è prevista la cessione di partecipazioni 'no core' e attivi del portafoglio per circa 220 milioni. Nel piano che il Monte ha dovuto predisporre dopo la bocciatura da parte della Bce negli stress test e nella Aqr è prevista anche la richiesta di mitigazione del deficit per un ammontare pari alla differenza positiva tra gli utili operativi stimati per il 2014 e i medesimi valori stimati nello scenario avverso, che hanno contribuito alla bocciatura della Bce. La mitigazione richiesta è per circa 390 milioni e, come spiega la nota di Mps, "trova fondamento nelle regole di svolgimento dell'esercizio" anche se la valutazione dovrà essere necessariamente approvata da Francoforte.

Nella nota diffusa domenica scorsa con l'annuncio dell'aumento di capitale, il Monte parlava di "copertura integrale" dei 2,1 miliardi indicati dalla Bce. In realtà la cifra non poteva essere così precisa, anche per non correre il rischio in caso di ulteriori problemi dei mercati finanziari e della situazione economica, di dover fare ulteriori aggiustamenti a breve. E in effetti oltre ai 2,5 miliardi cash di aumento di capitale il capital plan prevede le altre due azioni (la vendita delle partecipazioni e la mitigazione del deficit patrimoniale), che dovrebbero consentire al bilancio di Mps di contare su altri 610 milioni.

Ora resta da capire come reagiranno i soci storici della banca anche se Axa (3,72%) ha già annunciato che aderirà alla ricapitalizzazione. Lo stesso dovrebbero fare i fondi Btg Pactual (2,5%) e Fintech (4,5%), soci nel patto parasociale della Fondazione Mps (2,5%). Lo stesso ente, guidato da Marcello Clarich difficilmente potrà non aderire all'aumento e ieri ha già nominato l'advisor per valutare l'operazione (Credito Fondiario).

"La banca - conclude la nota- privilegerà quelle soluzioni che consentiranno un 'ottimizzazione dell' uso del capitale tenendo conto delle opzioni strategiche che verranno per tempo individuate". Una frase che sembra lasciare aperte anche eventuali altre soluzioni per il futuro.
 
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