MONDO
Sul tavolo anche il tema del budget
Vertice Nato in Galles. Momento cruciale per la crisi ucraina
A Newport i membri dell'Alleanza pronti a fare i conti con le possibili conseguenze di un'escalation militare. La Russia dispone di 845mila soldati
Le forze in campo
Ma per quanto riguarda lo scacchiere della crisi ucraina, al netto degli uomini di Kiev che stanno combattendo sul campo ma che non fanno parte della Nato, l'alleanza può arrivare a 267mila soldati: una cifra anch'essa puramente ipotetica ottenuta sommando le truppe operative dei singoli Paesi membri della Nato a ridosso dell'Ucraina, con a disposizione poco più di seicento aerei in totale. Questo senza considerare le forze della Repubblica ceca e, soprattutto, gli oltre cinquecentomila soldati di cui dispone la Turchia, che per ora nella crisi ucraina e nel confronto con la Russia appare piuttosto defilata. Nelle basi Nato in Europa sono poi schierati circa 66mila soldati americani.
Le esercitazioni degli ultimi mesi
Ma a dare un'immagine concreta dell'impegno profuso finora concretamente dai due schieramenti restano due esercitazioni compiute nei primi sei mesi dell'anno: le "grandi manovre" congiunte dell'Alleanza atlantica denominata "Spring Storm" dello scorso maggio nei Paesi baltici che coinvolse seimila soldati da vari Paesi, a fronte di "Emergency War Games", quella messa in scena dalla Mosca a ridosso dei confini baltici e ucraini in febbraio ne aveva invece schierati 150mila. In questo scenario in marzo il premier polacco Donald Tusk chiese alla Nato di dispiegare in modo permanente, per contenere l'aggressività russa, diecimila militari: un'ipotesi che la cancelliera tedesca Angela Merkel ha liquidato la scorsa settimana da Vilnius.
Ipotesi nuove basi nell'est Europa
Dunque per cercare di rafforzare le sue posizioni, la Nato a Newport ha intenzione di varare cinque nuove basi in altrettanti Paesi dell'Est europeo, definirne i contingenti e, soprattutto, decidere l'entità della nuova Forza di intervento rapido. Ma sul piatto del vertice gallese non ci saranno solo strategie di contenimento e di deterrenza ed è probabile che si riparlerà di budget militari dei Paesi membri, molti dei quali alle prese con la recessione economica: le spese militari della Nato sono pari a livello globale a circa 870 miliardi di dollari, ma si va dagli Stati Uniti che per la Difesa ogni anno spendono oltre il 4% del loro Pil a Paesi come l'Italia, che non arriva all'1 per cento. Nel complesso le spese militari tra i membri della Nato sono calate del 10% circa dal 2012, mentre la Russia di dollari per le forze armate quest'anno ne ha spesi 78 milioni e gli esperti prevedono che arriverà entro il 2016 a quasi cento milioni.