MONDO
Incendiate tre chiese, saccheggi in abitazioni di cristiani
Le vignette di Charlie Hebdo infiammano il Niger: 4 morti in manifestazioni di protesta
Violenti scontri nelle due principali città del Paese, Niamey e Zinder. I manifestanti contestano la nuova pubblicazione sul giornale satirico francese di una caricatura di Maometto
Niamey (Niger)
Violente proteste in Niger contro la nuova pubblicazione di una caricatura di Maometto sul settimanale satirico Charlie Hebdo. Ieri quattro persone sono morte a Zinder, la seconda città del Paese, dove una manifestazione è sfociata in violenza. Questa mattina la polizia ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere un migliaio di protestanti nella capitale Niamey.
Quattro morti a Zinder
L’apice della tensione si è vissuto ieri a Zinder. Secondo le autorità, negli scontri sono morti almeno tre civili e un agente della polizia, mentre 45 persone sono rimaste ferite. I manifestanti scesi in piazza contro Charlie Hebdo hanno bruciato almeno sette chiese chiese, saccheggiato le abitazioni di alcuni cristiani e hanno assalito un centro culturale francese.
Scontri anche nella capitale Niamey
Questa mattina le violenze si sono invece verificate nella capitale Niamey. Le autorità avevano vietato una manifestazione di protesta indetta dai leader musulmani locali. Un migliaio di giovani si è comunque riunito nei pressi della principale moschea della città. Gli agenti per disperderli hanno utilizzato gas lacrimogeni, mentre i manifestanti hanno risposto lanciando pietre e dando fuoco ad almeno due auto della polizia.
Quattro morti a Zinder
L’apice della tensione si è vissuto ieri a Zinder. Secondo le autorità, negli scontri sono morti almeno tre civili e un agente della polizia, mentre 45 persone sono rimaste ferite. I manifestanti scesi in piazza contro Charlie Hebdo hanno bruciato almeno sette chiese chiese, saccheggiato le abitazioni di alcuni cristiani e hanno assalito un centro culturale francese.
Scontri anche nella capitale Niamey
Questa mattina le violenze si sono invece verificate nella capitale Niamey. Le autorità avevano vietato una manifestazione di protesta indetta dai leader musulmani locali. Un migliaio di giovani si è comunque riunito nei pressi della principale moschea della città. Gli agenti per disperderli hanno utilizzato gas lacrimogeni, mentre i manifestanti hanno risposto lanciando pietre e dando fuoco ad almeno due auto della polizia.