MONDO
New York Times
Falla alla Casa Bianca: hacker russi leggono mail di Obama
È successo lo scorso anno: alcuni hacker russi sono riusciti a penetrare negli archivi mail della Casa Bianca e hanno letto i messaggi presidenziali. Nessuna informazione secretata ma, potenzialmente, tanti dati sensibili. Ancora non è chiaro come l'amministrazione Obama l'abbia saputo e quante siano effettivamente le mail lette.
Ad anticiparlo, circa tre settimane fa, era stata anche la CNN.
Salvo il blackberry di Obama
Intatto, riporta il quotidiano degli Stati Uniti, il cellulare blackberry di Obama così come sono rimaste inviolate anche le reti protette - quelle classified, cioè coperte da segreto - di Washington. C'è da aggiungere che però, spesso, le mail non secretate contengono molti dati sensibili, dai programmi politici agli scambi con i diplomatici.
Si riapre il dibattito sulla presenza in rete di Obama
L'attacco hacker riporta il auge il dibattito sulla presenza in rete di Obama e sta mettendo a dura prova il team presidenziale della sicurezza informatica per risolvere il problema e potenziare il livello di inviolabilità del sistema.
Un pool di hacker russi è riuscito a penetrare negli archivi mail del personale della Casa Bianca e a leggere i messaggi non secretati di Barack Obama. Lo scrive il New York Times che precisa di avere avuto la notizia da una fonte interna all'amministrazione. Lo spionaggio infomatico è avvenuto lo scorso anno e non si sa quante mail siano state effettivamente lette.
Russian hackers read Obama’s unclassified emails, officials say http://t.co/uH172sTAPi pic.twitter.com/Kn3Fn6C4mR
— NYT Politics (@nytpolitics) April 25, 2015
Salvo il blackberry di Obama
Intatto, riporta il quotidiano degli Stati Uniti, il cellulare blackberry di Obama così come sono rimaste inviolate anche le reti protette - quelle classified, cioè coperte da segreto - di Washington. C'è da aggiungere che però, spesso, le mail non secretate contengono molti dati sensibili, dai programmi politici agli scambi con i diplomatici.
Si riapre il dibattito sulla presenza in rete di Obama
L'attacco hacker riporta il auge il dibattito sulla presenza in rete di Obama e sta mettendo a dura prova il team presidenziale della sicurezza informatica per risolvere il problema e potenziare il livello di inviolabilità del sistema.