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MONDO

Dopo il rogo di venerdì

Ucraina, Odessa: liberati 67 filorussi. Marcia di nazionalisti verso la Casa dei Sindacati

I filorussi hanno attaccato la sede della polizia locale per chiedere il rilascio degli attivisti arrestati per gli scontri del 2 maggio in cui morirono oltre 40 persone; intanto il ministro della difesa Pinotti parla di un possibile invio di un contingente di peacekeeper dall'Italia. L'esercito ucraino ha circondato Sloviansk

Scontri a Odessa (Ansa)
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E' una città dal doppio volto, Odessa. In serata migliaia di nazionalisti hanno marciato fino alla sede della polizia  regionale per parlare con il direttore che li ha accolti con questa frase: "Tutti sono uguali davanti alla legge, è per questo che conto sul vostro aiuto, l'Ucraina è una e Odessa ne fa parte". La folla, compresi una cinquantina di membri del gruppo paramilitare di ultradestra Pravi Sektor, l'ha applaudito a lungo prima di dirigersi, senza disordini, verso la sede della Casa dei Sindacati dove 40 persone sono morte nel rogo di venerdì scorso. Una volta arrivati hanno issato la bandiera ucraina, tolta e bruciata dai filorussi tre giorni fa.

Rilasciati 67 filorussi
L'altra Odessa è quella che acclama come eroi i 67 (su 160) filorussi rilasciati dopo l'arresto del 2 maggio scorso, a seguito dell'incendio. La decisione, ha riferito la procura regionale, è stata presa "sulla base della richiesta dei manifestanti" che si erano radunati, in migliaia, di fronte all'edificio della polizia locale per chiedere il rilascio degli attivisti. Poi hanno assaltato l'edificio, cercando di sfondare il portone d'ingresso e lanciando sassi contro le finestre. Un attacco durato poche ore.

Invio di un contingente peacekeeper dall'Italia
Italia è disponibile a inviare una forza di pace in Ucraina. Lo ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti in un'intervista a Repubblica e aggiunge: "Non possiamo stare a guardare. Certo, senza agire da soli, ma attraverso l'Onu, la Nato e l'Unione europea. Parlare di invio di peacekeeper è prematuro, ma dobbiamo essere ponti. Al momento il nostro sforzo politico e diplomatico è quello di tornare allo spirito dell'accordo di Ginevra".

L'esercito ucraino circonda Sloviansk
L'esercito ucraino ha bloccato la principale arteria stradale di collegamento con
la città di Slaviansk, la roccaforte dei ribelli filo-russi nell'est del Paese. I soldati hanno costruito una barriera a circa 2 km da Slaviansk, tagliando anche il collegamento verso Donetsk, capitale regionale. ''La città è completamente circondata", ha riferito Stella Khorocheva, portavoce dei separatisti filo russi.

La preghiera del Papa
"Desidero invitarvi ad affidare alla Madonna la situazione in Ucraina, dove non cessano le tensioni. La situazione è grave. Prego con voi per le vittime di questi giorni, chiedendo che il Signore infonda nei cuori di tutti sentimenti di pacificazione e di fratellanza", ha detto Papa Francesco al Regina Caeli in Piazza San Pietro.

Attaccate altre due città
Secondo la tv filo Cremlino, Russia Today, l'esercito di Kiev ha lanciato un attacco ad altre due città della regione di Donetsk controllate dai separatisti filorussi: Mariuopol, sul mare d'Azov, e Konstiantinivka, a metà strada tra Donetsk e Sloviansk. Il ministro dell'interno ucraino Arsen Avakov ha confermato l'operazione a Konstiantinivka, aggiungendo che diversi soldati sono feriti.

 
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