ECONOMIA
Fatture commerciali
Mef. Pagamenti P.A. alle imprese, si accorciano i tempi. Cgia contesta i dati
Nel 2019 dovuta una cifra di 148 miliardi, pagati 140. Versati alle imprese quasi il 95% del totale dei crediti
Sulla base dei dati del sistema informativo della Piattaforma per i crediti commerciali rilevati a maggio 2020, le fatture ricevute dalla PA nel 2019 sono 29,1 milioni, per un importo totale dovuto di 148,2 miliardi. Le fatture pagate ammontano a 24,5 milioni, pari a 140,4 miliardi di euro, che corrisponde a circa il 94,8% dell'importo totale.
Secondo il Mef, il tempo medio ponderato per il pagamento delle fatture da parte delle Pubbliche Amministrazioni è sceso nel 2019 a 48 giorni, dai 55 del 2018, con un ritardo medio di 1 giorno rispetto alla scadenza, con un miglioramento significativo per la Sanità. "Anche tenendo conto delle code dei pagamenti non ancora effettuati al momento della rilevazione (che potrebbero far rivedere al rialzo la serie di dati), i tempi di pagamento delle fatture emesse nel 2019 - evidenzia ancora il Ministero dell'Economia - confermano il trend decrescente del quadriennio precedente, in cui il tempo medio di pagamento era già sceso dai 74 giorni del 2015 fino ai 55 del 2018. Corrispondentemente, il tempo medio di ritardo (un giorno nel 2019) si era già ridotto da 27 giorni del 2015 a 7 del 2018".
Inoltre "Coerentemente con la riduzione dei tempi di pagamento, - sottolinea il Mef - risulta in costante crescita la quota delle fatture pagate dalle PA entro i termini previsti dalla normativa comunitaria e nazionale. Il miglioramento complessivo è riscontrabile anche a livello dei singoli comparti. L'incremento risulta particolarmente importante per gli enti del Sistema Sanitario Nazionale, la cui percentuale, calcolata in termini di importo, passa dal 50,5% del 2015 al 77,1% del 2019.
Cgia, su debiti da Mef dati parziali e medie improbabili
La Cgia di Mestre contesta i dati del Mef sui pagamenti del 2019 delle fatture commerciali ricevute dalle Pa. "Ogni qual volta il Ministero dell'Economia e delle Finanze affronta il tema dei debiti commerciali della Pubblica Amministrazione, presenta dati parziali e medie improbabili" scrive in una nota firmata da Paolo Zabeo, Coordinatore Ufficio Studi degli Artigiani di Mestre. "Nel 2019 la nostra Pubblica Amministrazione ha saldato mediamente in 48 giorni i propri fornitori, quindi con un un solo giorno di ritardo ? Ma di cosa stanno parlando? Evidentemente - afferma Paolo Zabeo, adesso si capisce per quale motivo la Corte di Giustizia Ue ci ha condannati nel gennaio scorso. Al Mef continuano ad ignorare le disposizioni previste dalla Direttiva Europea contro i ritardi nei pagamenti nelle transazioni commerciali tra Amministrazioni pubbliche e imprese private". "Ricordiamo - spiega Zabeo - che la Direttiva Ue impone i pagamenti della Pa entro 30 giorni, fino a 60 solo nel caso di transazioni riferite al settore sanitario". "Quindi, se l'anno scorso la nostra Pa ha liquidato le imprese in 48 giorni, vuol dire che rispetto alle disposizioni di legge ha pagato i fornitori, non del settore sanità, con 18 giorni di ritardo", conclude Zabeo.
"Come sempre - osserva il segretario Cgia di Mestre Renato Mason - il Mef gioca sull'equivoco. Sostengono di aver pagato con un giorno di ritardo, mettendo a confronto, molto probabilmente, i tempi medi di pagamento effettuati con la scadenza prevista dal contratto che, pare di capire, nel 2019 è stata di 47 giorni. Cosa però che è in contrasto con la legge, perché bisogna saldare i fornitori entro 30 giorni”, conclude.