MONDO
Previsto per mercoledì
Palestina, l'Olp presenta la bozza di risoluzione sulla fine dell'occupazione israeliana
Le principali fazioni palestinesi chiedono che Israele ritiri le truppe da tutti i territori occupati dopo il 1967
si muove sulla questione palestinese, con Kerry, Lavrov e Netanyahu a Roma, l'Olp annuncia: mercoledì verrà presentata all'Onu la bozza di risoluzione con cui si chiede la fine dell'occupazione israeliana e il ritiro da tutti i territori occupati dopo il 1967.
La proposta palestinese
"La leadership palestinese ha preso la decisione di rivolgersi al Consiglio di sicurezza dell'Onu mercoledì per chiedergli di votare sul progetto per mettere fine all'occupazione", ha riferito il dirigente palestinese Wassel Abu Yussef al termine di una riunione a Ramallah. La bozza prevede la fissazione di un termine di due anni entro cui Israele dovrebbe mettere fine all'occupazione. Della risoluzione parleranno lunedì a Roma il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
La risoluzione degli altri governi
Intanto anche i governi di Giordania, Palestina e Francia, seppure in modo diverso, avevano annunciato di voler al Consiglio di Sicurezza Onu la richiesta di votare l'abbandono della Cisgiordania da parte dello stato ebraico entro il 2016. Tuttavia questa proposta - chiamata la "bozza giordana" - aveva suscitato scetticismo da parte di Washington, proprio per il termine del 2016.
Il no di Israele
Già sabato, alla vigilia dell'incontro con Kerry, Netanyahu ha fatto sapere che Israele respinge l'idea di ritirare i soldati dalla Cisgiordania. "'Dirò a Kerry e a Renzi - ha riferito il premier nella riunione di governo a Gerusalemme - che Israele respinge i tentativi di assalti diplomatici, attraverso decisioni dell'Onu, per costringerci ad un ritiro entro i confini del 1967 in due anni''. E il motivo - ha aggiunto il premier - è che un eventuale ritiro porterebbe "estremisti islamici nei sobborghi di Tel Aviv e nel cuore di Gerusalemme".
Mentre la diplomazia internazionale
La proposta palestinese
"La leadership palestinese ha preso la decisione di rivolgersi al Consiglio di sicurezza dell'Onu mercoledì per chiedergli di votare sul progetto per mettere fine all'occupazione", ha riferito il dirigente palestinese Wassel Abu Yussef al termine di una riunione a Ramallah. La bozza prevede la fissazione di un termine di due anni entro cui Israele dovrebbe mettere fine all'occupazione. Della risoluzione parleranno lunedì a Roma il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
La risoluzione degli altri governi
Intanto anche i governi di Giordania, Palestina e Francia, seppure in modo diverso, avevano annunciato di voler al Consiglio di Sicurezza Onu la richiesta di votare l'abbandono della Cisgiordania da parte dello stato ebraico entro il 2016. Tuttavia questa proposta - chiamata la "bozza giordana" - aveva suscitato scetticismo da parte di Washington, proprio per il termine del 2016.
Il no di Israele
Già sabato, alla vigilia dell'incontro con Kerry, Netanyahu ha fatto sapere che Israele respinge l'idea di ritirare i soldati dalla Cisgiordania. "'Dirò a Kerry e a Renzi - ha riferito il premier nella riunione di governo a Gerusalemme - che Israele respinge i tentativi di assalti diplomatici, attraverso decisioni dell'Onu, per costringerci ad un ritiro entro i confini del 1967 in due anni''. E il motivo - ha aggiunto il premier - è che un eventuale ritiro porterebbe "estremisti islamici nei sobborghi di Tel Aviv e nel cuore di Gerusalemme".