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POLITICA

Palazzo Chigi

Riforme, Renzi all'attacco delle opposizioni: "Non mi faccio ricattare da nessuno"

Il premier parla all'assemblea del Pd e incoraggia i suoi ad andare avanti nell'iter parlamentare: "Il disegno dei nostri avversari è bloccare il governo"

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"Non accettiamo lezioni di onestà da nessuno né lezioni da chi non ha trasparenza fin dallo statuto". Così Matteo Renzi apre il suo intervento all'assemblea del Pd. "C'è alchimia tra di noi e abbiamo scoperto che ci fidiamo gli uni degli altri", dice il segretario rivolgendosi ai deputati del Pd e ringraziandoli per la presenza a oltranza in Aula sulle riforme. Il tema principale della giornata è ancora il caos riforme in Aula: "Abbiamo cercato una mediazione in tutte le sedi. Ora siamo a un bivio". Il premier sostiene poi che sulle riforme le opposizioni stanno giocando la "partita politica della legislatura" più che occuparsi del "merito". L'accusa è chiara e diretta: "Il disegno delle opposizioni non è migliorare l'Italia ma rallentare e bloccare noi". 

"Non ci facciamo ricattare da nessuno"
"Io non mi faccio ricattare e prendere in giro da nessuno". Così Renzi spiega la linea dura del Pd sulle riforme dopo il fallimento dei tentativi di mediazione con le opposizioni. "Se la minaccia è 've la votate da soli' è un problema loro. Se passa la logica per cui l'ostruzionismo blocca il diritto e dovere della maggioranza di fare le riforme è la fine". Il segretario è chiaro e avverte il M5S: "Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle, non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme".
"Noi andiamo avanti, abbiamo una responsabilità enorme. C'è un derby fra chi vuole cambiare l'Italia e chi vuole rallentare il cambiamento". Così Matteo Renzi all'assemblea Pd aggiungendo che nelle opposizioni "sta avvenendo un gigantesco regolamento di conti". 
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