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POLITICA

Direzione del Partito democratico

Renzi: congresso Pd dopo referendum. Scontro Boschi-Cuperlo sulle riforme

Renzi durante la direzione del Pd: "finito il passaggio" sulle riforme "credo che si debba aprire la fase congressuale". Sul M5S: "Non chiediamo dimissioni sindaco di Livorno". È scontro Boschi-Cuperlo sulle riforme. Il ministro: "Chi vota no fa come CasaPound". L'ex presidente del Pd: "Smentisca"

Matteo Renzi (Ansa/Unità tv)
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"Un minuto dopo il referendum si deve continuare il percorso parlamentare che stiamo facendo ma contemporaneamente bisogna aprire la discussione sul congresso, facendo chiarezza tra di noi. Si tratta di anticipare di qualche mese". Così Matteo Renzi, parlando alla direzione del Pd.

Campagna referendaria
"Dal 20 maggio al 15 luglio lanciamo una mobilitazione permanente: quel giorno dovremo presentare le firme per il referendum costituzionale. Sono gia' presentate da deputati e senatori, formalmente il referendum e' gia' in pista. Ma credo che sia giusto che il Pd faccia quello che stanno facendo anche gli altri: andare piazza per piazza a chiedere comunque ai cittadini di mettere la firma sulla richiesta del referendum". Renzi alla direzione del Pd ha ribadito di non avere alcuna intenzione di "personalizzare il referendum".

Renzi su M5s
"Noi siamo genuinamente garantisti, noi non chiediamo le dimissioni del sindaco di Livorno. Saranno valutazioni che farà con il consiglio comunale". Così Matteo Renzi alla direzione del Pd. E poi il segretario ha continuato: "Molti giornalisti ci hanno chiesto perché ci riuniamo se non abbiamo nulla di cui litigare, a parte che ci sottovalutano... Ci sono organismi interni che si riuniscono e dialogano anche senza aver qualcosa su cui litigare. Siamo gli unici che stanno facendo quello che la Costituzione prevede. Sarebbe bello che anche gli altri preferissero la fatica della democrazia alla facilità della dinastia e mi riferisco al secondo partito nazionale". Così ha concluso Renzi, riferendosi al Movimento 5 Stelle.

In direzione non ha parlato solo il segretario. Gianni Cuperlo, della minoranza del Pd ha sollevato il tema delle allenze. "Nessuno ha la benda sugli occhi - ha detto -. Ci sono temi interni da risolvere: dall'ingresso formale di Verdini in maggioranza, alla questione morale".

Renzi: "I magistrati vadano a sentenza, noi li rispettiamo"
Sul tema delle inchieste il segretario poco prima aveva detto: "I magistrati vadano a sentenza, noi li rispettiamo". "Io chiedo - aveva detto il segretario, parlando di Tempa Rossa le le inchieste in Basilicata - che i magistrati di Potenza vadano a sentenza. Perché è un dovere civile di questo paese sapere se ci sono persone che inquinano o no. È un dovere del paese non vivere sulle valutazioni a caldo. Noi chiediamo che si vada a processo. Noi facciamo di tutto perché i magistrati vadano a sentenza e contemporaneamente rispettiamo le sentenze".

Migranti, Renzi: Se credi a fantasmi, vince chi è più bravo a crearli
Infine un passaggio del discorso del segretario è dedicato alla situazione in Austria, dove il cancelliere socialdemocratico si è dimesso, dopo la vittoria della destra alle elezioni. "Il Brennero è l'esempio più concreto di questa paura di chi vuole erigere muri. Se crei o fantasmi o credi nei mostri creati da altri, chi è più bravo di te ad alimentare paure e a generare mostri, vince sempre". Così, in merito alla questione migranti e all'Austria, il premier e segretario del Pd  Matteo Renzi alla direzione nazionale del partito al Nazareno.

Scintille tra Boschi e Cuperlo sulle riforme costituzionali
Se Renzi poco prima aveva invitato le varie anime del Pd "nelle prossime ore e settimane" ad una "moratoria", o meglio, uno stop alle sfibranti polemiche interne, la ministra Maria Elena Boschi si è detta pronta a ribadire quanto ha urtato Gianni Cuperlo della minoranza dem. La Boschi ha detto: "Più volte ho sentito equiparare chi vota sì alle riforme a Verdini e in un incontro pubblico ho detto che chi vota 'No' lo fa proprio come CasaPound. È un dato oggettivo. Sinceramente, Gianni, siccome sei uno di noi che guarda tutto e legge tutto, forse bastava farmi una telefonata e non fermarti ai titoli del Fatto Quotidiano. Se ti fermi ai titoli forse c'è una trasformazione in corso nel nostro partito che non mi sarei aspettata".

Cuperlo aveva chiesto che la Boschi smentisse la frase a lei attribuita con la quale paragonava la sinistra del Pd a CasaPound, ed ha quindi affermato: "Contano i fatti, se la moratoria deve esserci deve valere per tutti, se non è così non si costruiscano alibi per il dopo. Se ti servono i voti dice il buon senso che tu il campo non lo divida". "Io penso che l'affermazione che ho fatto fosse condivisibile, non mi sembra il modo per impostare la discussione sulla riforma della Costituzione", ha concluso Cuperlo.
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