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MONDO

Austria, il cancelliere Faymann annuncia le dimissioni

Dopo le presidenziali

Werner Faymann
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Il cancelliere austriaco Werner Faymann ha annunciato le sue dimissioni. Lo riportano i media locali. Faymann ha annunciato le sue dimissioni in un intervento televisivo trasmesso in diretta sul sito della cancelleria federale. "Mi sto dimettendo dal mio ruolo di capo del partito e di cancelliere federale", ha detto Faymann. Il conservatore Reinhold Mitterlehner, attuale vice cancelliere, sarà nominato cancelliere ad interim dopo le dimissioni di Faymann, ha reso noto la presidenza della Repubblica austriaca. Il presidente firmerà entro il pomeriggio le dimissioni e darà l'incarico di cancelliere ad interim a Mitterlehner, ha confermato una portavoce dell'ufficio presidenziale.

Un portavoce di Mitterlehner ha detto all'agenzia di stampa Apa che "il vice-cancelliere ha preso atto delle dimissioni di Faymann". Lo stesso Mitterlehner ha annunciato su Twitter di aver convocato per domani un vertice del suo partito (il partito popolare Oevp) "per discutere delle conseguenze derivanti dalla nuova situazione".

Faymann lascia dopo la sconfitta alle elezioni presidenziali. Nei giorni scorsi Faymann aveva ricevuto pressioni da parte dei sindacati e dall'ala giovanile del partito, l'Spo, per le sue posizioni sulle leggi in materia di asilo e per la sconfitta del partito durante le presidenziali di due settimane fa in cui ha trionfato l'ultranazionalista Norbert Hofer. "Avere la maggioranza del partito non è sufficiente", ha fatto sapere il portavoce di Faymann citando lo stesso cancelliere durante una conferenza stampa convocata in fretta. "Questo governo ha bisogno di ripartire nuovamente con forza", ha detto Faymann, annunciando le sue dimissioni, dopo un incontro con i leader del partito. Feyman guidava il governo del 2008, alla testa di una coalizione con il partito popolare Ovp. Nell'ultimo anno la crisi dei migranti ha fatto salire nei sondaggi il partito di estrema destra Fpoe, provocando una spaccatura nel partito socialdemocratico fra chi voleva un atteggiamento più rigido contro i migranti e chi era contrario.

Intanto la nuova e più restrittiva legge sull'asilo e l'avvio della costruzione di una barriera al Brennero non si sono tradotti in nuovi consensi per il governo. Dopo il successo di Hofer al primo turno delle presidenziali, lo scorso 24 aprile, diverse voci si erano alzate nel partito contro Faymann chiedendo le sue dimissioni. Il partito socialdemocratico ha convocato in serata una riunione dei vertici per stabilire la linea da seguire.

La dichiarazione ufficiale di Faymann 
"Quando si ha l'onore di essere cancelliere dell'Austria per 7 anni e mezzo si dice grazie, con profonda convinzione". Questa la dichiarazione ufficiale con cui il cancelliere austriaco Werner Faymann ha annunciato le proprie dimissioni, denunciando una perdita di consenso all'interno del proprio partito, l'Spoe. "Quando ripenso a questi sette anni e mezzo posso dire di essere orgoglioso di questo paese", ha aggiunto il cancelliere dimissionario. Faymann ha difeso i risultati ottenuti durante i suoi mandati. Tra i successi della Grosse koalition viennese, Faymann ha citato in primo luogo la tenuta dell'Austria durante la crisi finanziaria: "ci si chiede come abbia fatto questo paese a superare la crisi economica senza dover ricorrere a programmi di risparmio", ha sottolineato. In secondo luogo, la gestione della crisi dei profughi. "È una grande sfida, che lo scorso anno abbiamo gestito assieme a Germania e Svezia - ha ricordato Faymann - centinaia di migliaia di profughi sono arrivati in Austria, il 95% ha proseguito altrove". Faymann ha rimarcato il contributo di Vienna ("abbiamo dato asilo a oltre 90.000 persone"), ma ha poi detto che "all'inizio dell'anno è apparso chiaro che la soluzione europea non faceva progressi". Da qui, a suo avviso, la necessità di prendere atto della nuova situazione: "sarebbe stato poco responsabile non mettere in campo misure nazionali, non perché siano migliori ma perché le richiede la realtà", ha detto. Queste misure hanno "suscitato molta resistenza, non da ultimo anche nel mio stesso partito", ha concluso Faymann.
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