POLITICA
"Essere si sinistra è ok a ius soli e non cantare Bella Ciao"
Renzi: legge elettorale? Speriamo ci siano numeri, ma priorità è affrontare problematiche concrete
Il segretario del Pd sottolinea anche come il partito che guida sia "l'unica alternativa al populismo". E invita a non lasciare il Paese nelle mani di chi si "lagna, ma a chi si impegna per cambiarlo"
"Si voterà alla fine di questa legislatura, quando il presidente della Repubblica scioglierà le Camere si tornerà a votare nel 2018 - ha spiegato Renzi - e per me è importante che questi mesi li passiamo non a litigare sulle poltrone ma a discutere concretamente su questioni che riguardano i cittadini, questioni vere non ideologiche". "Su queste questioni - ha concluso l'ex premier - il Pd è la forza più credibile. La nostra squadra, in cui ci sono io, c'è il presidente del Consiglio Gentiloni, i ministri e tanti amministratori locali e consiglieri regionali, è una squadra che ha da fare, noi discutiamo di questioni vere gli altri parlano".
Italia deve decidere se andare avanti o fermarsi
"Da qui ai prossimi sei mesi, abbiamo una situazione complicata specie all'estero. Abbiamo Trump e la Corea del Nord, domani si voterà in Germania, abbiamo il quadro complicato in Nord Africa e avremo l'Italia che dovrà decidere se andare avanti o se fermarsi" - ha detto ancora il segretario del Pd - "E allora che facciamo? Togliamo gli 80 euro? Si fa pagare di più la gente? Si rimette l'Imu agricola? Gli 80 euro Grillo e Berlusconi li hanno definiti una mancetta, ma è così se guadagni un milione di euro".
Essere di sinistra è ok a ius soli, non cantare 'Bella Ciao'
"Grillo attacca i giornalisti, ma non è colpa loro se non riesce a comunicare. Lo dico non a caso oggi, nel 32° anniversario della morte di Giancarlo Siani. Perché l'Italia non si ferma'. "Nel libro - ha proseguito - ho voluto raccontare nel dettaglio come sono andate le cose, i retroscena di episodi politici del governo. Per esempio come nasce il 'stai sereno'". "Essere di sinistra non vuol dire cantare Bella ciao fuori di qui - ha concluso - vuol dire approvare lo ius soli, fare la legge sul 'Dopo di noi' e quella sull'autismo".
Se mi ricandido a guida del Paese? Pd ha fatto primarie
"Il Partito democratico ha fatto le primarie per scegliere il proprio candidato premier, il punto però, il senso di questo viaggio, non è buttarla sulle persone ma di ragionare delle idee, dei risultati concreti" ha risposto Renzi ai giornalisti che gli hanno chiesto se si ricandida alla guida del Paese del paese. E ha proseguito: "C'è chi dice che si poteva fare meglio, certo, ma cosa ci propongono gli altri - aggiunge Renzi - a cominciare da Salvini e Grillo, vogliono forse togliere gli 80 euro, vogliono forse licenziare 100.000 insegnanti della buona scuola, vogliono forse aumentare le tasse, portare il canone Rai oltre i 100 euro, levare la quattordicesima ai pensionati, eliminare i sussidi per il lavoro e gli incentivi sul fisco?". "Parliamo di cose concrete" ha chiesto l'ex premier.
Pd unica forza alternativa al populismo
"Il Pd è l'unica alternativa al populismo. Da un lato c'è Salvini, che ha detto che in Corea del Nord ha sentito un senso di comunità e visto che si sente a casa sua mi verrebbe da dire aiutiamolo a casa sua. Dall'altro lato gli statisti a Cinque Stelle, preparati in politica estera - Di Battista ha detto che Napoleone ha combattuto ad Auschwitz - e in democrazia, con un candidato premier unico, Di Maio, e che con 137 clic vengono a parlarci di democrazia diretta quando noi negli ultimi anni abbiamo preso quasi 17 milioni di voti e portiamo 2 milioni di persone ai gazebo per le primarie". E ha invitato gli italiani non lasciare "il futuro a chi si lagna, credete a chi si impegna per cambiare il Paese e rilanciare il Mezzogiorno e solo noi possiamo farlo".