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ECONOMIA

Il capo del governo

Renzi annuncia il 'bonus bebè': "Da gennaio 80 euro anche alle neomamme"

Il premier interviene in tv e torna a commentare la manovra e i malumori degli enti locali: "Per tanto tempo si sono sacrificate le famiglie, ora tocca alle Regioni"

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"Dall'1 gennaio del 2015 daremo gli 80 euro non solo a chi prende meno di 1.500 euro al mese ma anche a tutte le mamme che fanno un figlio per i primi tre anni. Si tratta di mezzo miliardo destinato alle famiglie". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi annuncia a Domenica live una misura a favore della famiglie, prima di tornare sulla polemica con le regioni riguardo ai tagli nella legge di stabilità. "Sono arrabbiati un po' tutti: regioni, sindacati, magistrati...io non ho la verità in tasca. Noi siamo al governo da otto mesi e o tutti facciamo uno sforzo insieme restituendo i soldi ai cittadini o non c'è futuro". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in una trasmissione televisiva. Renzi si è poi chiesto: "Le Regioni sono arrabbiate? Gli passerà".

"C'è da ridurre la tassa sul lavoro. Oggi un imprenditore paga un sacco di soldi, ma molti non arrivano al lavoratore. La spesa dell'imprenditore se la mangia lo Stato. Mettiamolo a dieta. Sono i 6 miliardi per l'Irap". Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, a "Domenica Live". Poi torna ad affrontare il tema dei diritti civili: "La legge alla tedesca è un buon punto di mediazione e consente di avere alle persone dello stesso sesso i diritti civili. I tempi? Subito dopo la riforma elettorale, che è leggermente slittata ma ragionevolmente andrà entro l'anno, la proposta già pronta comincerà l'esame dal Senato". 

"Le Regioni non si lamentino"
"Siccome per vent'anni hanno sempre pagato le famiglie, ora se iniziamo a fare un po' di tagli ai ministeri e alle Regioni, non è che si possono lamentare", dice il premier. "Per la prima volta dopo anni la legge di stabilità del 2015 prevede diciotto miliardi di tasse in meno, sono tanti soldi. Abbiamo capito che l'Italia non può continuare di chiedere sempre ai soliti di pagare", aggiunge il presidente del Consiglio.
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