POLITICA
Il premier alla City
Renzi: "Cambiamento solo iniziato, ma bisogna completare le riforme"
Il premier a Londra parla della situazione interna: "Sa riusciremo nell'impresa l'Italia sarà la guida dell'Europa"
Londra
"Il cambiamento in Italia è appena iniziato: abbiamo fatto tanto in sette mesi, possiamo essere soddisfatti di ciò che abbiamo raggiunto, ma dobbiamo fare di più, dobbiamo completare le riforme". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Londra aggiungendo che "questa è la più grande sfida del mio Paese". Il cambiamento in atto "permetterà all'Italia di essere una protagonista forte dell'economia mondiale, abbiamo grandi ambizioni e siamo sicuri che se faremo le riforme in questi dieci anni l'Italia sarà il Paese guida dell'Europa".
Sono le parole del premier alla City di Londra. "Il mondo chiede bellezza e qualità e l'Italia può essere una risposta a questa domanda" di crescita. "Nessuno può usare espressioni che non rispettino chi decide di non rispettare il parametro di Maastricht. L'Europa non è un posto di insegnanti e studenti", insiste Renzi ribadendo che l'Italia rispetterà il limite del 3%.
"Cambieremo la legge elettorale" in modo che "vincitori e perdenti saranno facilmente identificabili" all'indomani del voto. Renzi ha aggiungento che alla fine del processo elettorale "il vincitore sarà responsabile per cinque anni per tutto". Poi il premier continua sul programma economico: "Semplificheremo il sistema fiscale con misure che saranno operative entro marzo 2015". E per far fronte a una quadro economico negativo ed evitare uno scenario di stagnazione e deflazione "serve una discontinuità significativa" nelle politiche economiche dell'Europa. "Le finanze italiane sono solide e sostenibili" dopo che "per venti volte negli ultimi 21 anni l'Italia aveva registrato un disavanzo", dice ancora Renzi.
L'articolo18 rappresenta "una mancanza di libertà per gli imprenditori e questo è un problema. Noi vogliamo cancellare questo potere, ma anche pensare al futuro dello stato sociale in Italia", cancellando le divisioni "tra chi ha diritti e chi non ne ha". Questo "varrà per imprenditori italiani e stranieri".
Sono le parole del premier alla City di Londra. "Il mondo chiede bellezza e qualità e l'Italia può essere una risposta a questa domanda" di crescita. "Nessuno può usare espressioni che non rispettino chi decide di non rispettare il parametro di Maastricht. L'Europa non è un posto di insegnanti e studenti", insiste Renzi ribadendo che l'Italia rispetterà il limite del 3%.
"Cambieremo la legge elettorale" in modo che "vincitori e perdenti saranno facilmente identificabili" all'indomani del voto. Renzi ha aggiungento che alla fine del processo elettorale "il vincitore sarà responsabile per cinque anni per tutto". Poi il premier continua sul programma economico: "Semplificheremo il sistema fiscale con misure che saranno operative entro marzo 2015". E per far fronte a una quadro economico negativo ed evitare uno scenario di stagnazione e deflazione "serve una discontinuità significativa" nelle politiche economiche dell'Europa. "Le finanze italiane sono solide e sostenibili" dopo che "per venti volte negli ultimi 21 anni l'Italia aveva registrato un disavanzo", dice ancora Renzi.
L'articolo18 rappresenta "una mancanza di libertà per gli imprenditori e questo è un problema. Noi vogliamo cancellare questo potere, ma anche pensare al futuro dello stato sociale in Italia", cancellando le divisioni "tra chi ha diritti e chi non ne ha". Questo "varrà per imprenditori italiani e stranieri".