Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/napolitano-italia-superera-le-sue-debolezze-draghi-riforme-fondamentali-bce-francia-italia-pareggio-bilancio-rimandato-2017-012ee115-a530-4e05-a713-533840e7652b.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Il direttivo della Bce a Napoli

Napolitano: "L'Italia supererà le sue debolezze". Draghi: "Riforme fondamentali"

Così il capo dello Stato al direttivo della Banca Centrale che domani si riunirà nella città partenopea. Pronto il piano di acquisto dei titoli 'Abs' da parte dell'Eurotower, anticipo di un più ampio pacchetto di interventi. Obiettivo, riportare l'inflazione vicino alla soglia del 2%

Giorgio Napolitano e Mario Draghi
Condividi
Napoli La Francia si ribella al rigore di Bruxelles: non chiederemo ulteriori sforzi ai francesi, fa sapere il ministro delle Finanze Sapin. E l'Italia, nellla nota di aggiornamento al Def ammette che il pareggio di bilancio sarà rimandato dal 2016 al 2017. La sfida all'austerità e al metodo Merkel per risanare i conti pubblici sembra ufficialmente partita. Immediata, alle dichiarazioni di Parigi, è stata la reazione della cancelliera tedesca secondo cui "i Paesi devono fare i loro compiti per il loro benessere". E mentre si avvicinano gli esami di Bruxelles sulle leggi di stabilità, sull'Italia e il suo rinvio del pareggio di bilancio, si accendono i riflettori: "Gli impegni presi - afferma il portavoce del commissario agli Affari economici dell'Ue, Jyrki Katainen - vanno rispettati".

E nell'incontro con il direttivo Bce di oggi a Napoli, il presidente Napolitano ha assicurato che "l'Italia supererà le sue debolezze" sottolineando che "la sfida numero uno è quella di aprire un nuovo sentiero di forte e sostenibile crescita in Europa". Tutto questo ha un obiettivo: risolvere il problema della disoccupazione, prima preoccupazione del capo dello Stato, del governo e di tutti gli italiani. Parlando da Palazzo Reale nella cena alla vigilia del vertice della Banca centrale europea che si terrà proprio nella città partenopea, Mario Draghi fa sapere che "solo le riforme strutturali, che aumentano la crescita potenziale, e quindi la sostenibilità del debito, possono creare i margini per usare in futuro la politica di bilancio" in funzione pro-crescita. ​Le politiche monetarie, secondo il presidente della Banca centrale "da sole non bastano". Draghi ha fatto capire che domani i governatori si confronteranno sulle misure per riportare l'inflazione vicino alla soglia del 2%. "Da parte della Bce - ha spiegato il numero uno dell'Eurotower- noi abbiamo il dovere di perseguire il nostro impegno più importante che è portare l'inflazione vicino al 2%. Domani discuteremo come possiamo rendere più vicino questo obiettivo". In questa fase del ciclo economico, spiega, "la chiave per sostenere la crescita è l'incremento degli investimenti. La politica monetaria può giocare il ruolo di abbassare il costo dei capitali". Ma "la politica fiscale e le riforme strutturali devono fare la loro parte".

Il lancio del piano di acquisto dei titoli Abs
Previsto il lancio da parte della Bce del piano di acquisto dei titoli 'Abs' che, fra le pressioni crescenti date dalla ripresa europea che rallenta, viene sempre più interpretato come un anticipo di un più ampio pacchetto di interventi senza precedenti.

Visco (Bankitalia): "I nostri sfrozi diretti a benessere cittadini"
Alla cena a Palazzo Reale c'era anche il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco. "Abbiamo dimostrato di essere pronti, quando necessario - ha affermato il numero uno di Palazzo Koch -  a imboccare nuovi sentieri inesplorati. I nostri pensieri e i nostri sforzi - ha concluso Visco - dovrebbero essere sempre diretti al benessere dei cittadini non a parametri o astratte formule". 

La sfida francese è destinata così a riaprire il dibattito su rigore e flessibilità. Un dibattito che entrerà anche nella nuova Commissione, prossima a insediarsi gli inizi di novembre: il giudizio sui conti pubblici sarà affidato al socialista francese Pierre Moscovici, supervisionato dal popolare lettone Valdis Dombrovskis, l'ex premier che non ha risparmiato sforzi al suo Paese per traghettarlo nell'euro. E sopra tutti, Jean Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo negli anni della crisi che dovrà mediare ancora una volta tra il rigore della Merkel e la necessità di aiutare gli Stati che ancora non riescono ad uscire dalla recessione.

 
Condividi