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ECONOMIA

Russia

Crollo del rublo, Medvedev convoca una riunione d'emergenza

Le autorità di Mosca alle prese con il rischio di una crisi valutaria. Centri commerciali presi d'assalto per spendere tutto prima di un ipotetico "default"

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Il governo russo ha deciso un coordinamento con la banca centrale per fermare i "i baccanali' sul mercato dei cambi. E' quanto afferma il consigliere economico del Cremlino Andrey Belousov. E sulla crisi valutaria è stata convocata una riunione d'emergenza dal premier russo Dmitri Medvedev nella sua residenza di Gorki. Sono stati invitati, oltre ai ministri economico-finanziari, la governatrice della banca centrale Elvira Nabiullina, i vertici delle autorità fiscali e i dirigenti delle maggiori società esportatrici dell'energia. Il rublo "oggi è sottovalutato" e il suo cambio "non riflette l'attuale situazione dell'economia", ha detto Medvedev, definendo tuttavia "senza senso imporre una regolazione estremamente rigida in questa sfera" e auspicando mosse "basate su meccanismi di mercato".

Il capo del governo ha inoltre assicurato che la Russia "ha le riserve necessarie per conseguire tutti gli obiettivi economici e politici". Intanto, code di sovietica memoria nei grandi centri commerciali per spendere il maggior numero possibile di rubli nel timore che perdano ulteriore valore, come successe nel 1998, alla vigilia del default. La gente ha assaltato gli shopping center affrontando file anche di cinque ore nella notte, lasciando molti scaffali vuoti. Secondo il quotidiano Vedomosti, a causa del crollo del rublo i grandi distributori di auto straniere hanno sospeso la fornitura ai concessionari, che a loro volta hanno congelato le vendite.
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