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POLITICA

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Governo, Salvini (Lega): "Abbiamo detto a Draghi che noi siamo a disposizione"

"Abbiamo sentito un inizio di percorso interessante per il Paese - spiega il leader della Lega - Settimana prossima ci rivedremo ed entreremo nel merito. Ovviamente non abbiamo parlato di ministri o sottosegretari"

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"Noi siamo a disposizione, noi siamo la prima forza politica del Paese, siamo una forza che dove governa lo fa con ottimi risultati a differenza di altri. Grillo, Conte, la Boldrini? Noi siamo diversi, noi non abbiamo pregiudizi, abbiamo parlato del futuro dei nostri figli". Crediamo che non si possa andare avanti con i no". Così il leader della Lega, Matteo Salvini al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. "Draghi ha sollevato un tema che condividiamo: la necessità di tornare a vivere. Questa situazione ha creato alienazione, povertà, consumo di droga, vorremmo che fosse il governo di ripartenza, rinascita riapertura", sottolinea Salvini.

"Non siamo costretti a stare dentro a tutti i costi, come qualcuno. Né siamo costretti a stare fuori a tutti i costi. La Lega valuta. Abbiamo sentito un inizio di percorso interessante per il Paese - prosegue Salvini  - Settimana prossima ci rivedremo ed entreremo nel merito. Non c’è un sì o un no adesso: se ci sarà un progetto di sviluppo ci sarà il nostro sì convinto, se invece qualcuno vuole aumentare le tasse noi saluteremo. I nostri temi sono il lavoro e non assistenza. Abbiamo parlato di un paese, di pace fiscale, del no alla patrimoniale". Sulla questione dei migranti, Salvini ha tenuto a sottolineare: "Chiediamo stesse politiche di altri Paesi Ue". Poi ha spiegato: "Per rispetto del professor Draghi non poniamo veti su persone o condizioni". Il no di Fratelli d'Italia? "Non commento i sì o i no degli altri, ma li rispetto. So che in questi giorni mi chiamano, anche dal mio partito, la Lega, per dire non fare gli interessi del partito ma del Paese" replica.

"Ovviamente non abbiamo parlato di ministri o sottosegretari, abbiamo solo detto che la Lega non  sarà per il 'forse'. Se saremo convinti sara' un 'si' convinto che ci vedrà partecipi. Se non saremo convinti sarà un giudizio. Penso che stiamo dimostrando lealtà e serietà il bene del Paese viene prima di interessi di partito e di coalizione" ha rimarcato Salvini. 
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