POLITICA
"Tutelato interesse pubblico"
Caso Diciotti, Salvini: il processo non va fatto, rifarei tutto: non mollo
"Il governo italiano, quindi non Matteo Salvini personalmente, ha agito al fine di verificare la possibilità di un'equa ripartizione tra i Paesi dell'Ue degli immigrati a bordo della nave Diciotti"
"In secondo luogo, ma non per questo meno importante", ha aggiunto il ministro, "ci sono precise considerazioni politiche. Il governo italiano, quindi non Matteo Salvini personalmente, ha agito al fine di verificare la possibilità di un'equa ripartizione tra i Paesi dell'Ue degli immigrati a bordo della nave Diciotti.
Questo obiettivo emerge con chiarezza dalle conclusioni del Consiglio europeo del 28 giugno del 2018 (precedente ai fatti a me contestati), in cui si legge che "per smantellare definitivamente il modello di attività dei trafficanti e impedire in tal modo la tragica perdita di vite umane, è necessario eliminare ogni incentivo a intraprendere viaggi pericolosi". "Non rinnego nulla e non fuggo dalle mie responsabilità di ministro", ha concluso Salvini, "sono convinto di aver agito sempre nell'interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. E non mollo".
Stefano, M5S: noi l'autorizzazione ai giudici la diamo sempre
"E' evidente che Salvini abbia cambiato idea o almeno il suo avvocato". Ma "noi M5S siamo abituati a lavorare con la coerenza; abbiamo sempre detto che l'autorizzazione ai giudici va data, la diamo sempre", detto questo "credo che Conte e Di Maio debbano essere parte del processo perché le scelte fatte sull'immigrazione sono scelte collegiali del governo", del resto Di Maio "ha detto che andra' a testimoniare". Così il sottosegretario agli Esteri, Manlio di Stefano, esponente M5s, parlando a Radio Anch'io del caso Diciotti.