MONDO
Si tratterebbe di un turco che si era unito all'Isis in Siria
Strage di Ankara: identificato il secondo attentatore
L'attentato del 10 Ottobre nella capitale turca, poche ore prima di un corteo pacifista, costò la vita a 128 persone
Turchia
Si rafforza l'ipotesi di un attentato dell'Isis. Le autorità turche hanno identificato il secondo sospetto attentatore kamikaze della strage di Ankara.
Secondo le autorità turche, si tratterebbe di Omer Deniz Dundar, un turco fuggito in Siria per unirsi all'Isis. L'indiscrezione arriva a poche ore dall'identificazione dell'altro attentatore, Yunus Emre Alagöz, le cui attività nelle reti jihadiste erano note da tempo alla polizia. Il nome dell'attentatore suicida era infatti inserito in una lista di 21 jihadisti la cui militanza nell'Isis era nota alle forze dell'ordine. L'attentato avvenne nei pressi della stazione centrale di Ankara, poche ore prima di un corteo che doveva chiedere di mettere fine al conflitto con i separatisti curdi.
Premier turco: c'è anche il PKK dietro l'attentato
Di altro avviso il premier turco, Ahmet Davutoglu, che ha dichiarato: "Non ci sarebbero solo i jihadisti dello Stato islamico dell'Isis, ma anche i ribelli curdi del Pkk, dietro l'attentato di sabato scorso ad Ankara". Secondo il premier, "con l'andare avanti dell'inchiesta e sulla base di informazioni ottenute da Twitter e da indirizzi Ip, crescono le probabilità che il Daesh (acronimo arabo dell'Is, ndr) e il Pkk abbiano avuto un ruolo operativo nell'attentato".
I due sospetti kamikaze della strage di Ankara, entrambi turchi ritenuti affiliati all'Isis, sarebbero giunti nella capitale turca dalla provincia sudorientale di Gaziantep in due auto separate e con l'aiuto di un terzo uomo, identificato con le iniziali Y.S., che è stato arrestato dalla polizia. Lo rivela il quotidiano Hurriyet, secondo cui sarebbero stati fermati anche i proprietari delle auto su cui hanno viaggiato i presunti attentatori suicidi.
L'attentato di Suruc
Le autorità stanno lavorando da giorni sulle similitudini con l'attentato sucida del 20 luglio scorso a Suruc, al confine siriano, nel quale morirono 34 persone. Il governo allora accusò l'Isis della strage, anche quella ai danni di una riunione di militanti filocurdi di sinistra.
Secondo le autorità turche, si tratterebbe di Omer Deniz Dundar, un turco fuggito in Siria per unirsi all'Isis. L'indiscrezione arriva a poche ore dall'identificazione dell'altro attentatore, Yunus Emre Alagöz, le cui attività nelle reti jihadiste erano note da tempo alla polizia. Il nome dell'attentatore suicida era infatti inserito in una lista di 21 jihadisti la cui militanza nell'Isis era nota alle forze dell'ordine. L'attentato avvenne nei pressi della stazione centrale di Ankara, poche ore prima di un corteo che doveva chiedere di mettere fine al conflitto con i separatisti curdi.
Premier turco: c'è anche il PKK dietro l'attentato
Di altro avviso il premier turco, Ahmet Davutoglu, che ha dichiarato: "Non ci sarebbero solo i jihadisti dello Stato islamico dell'Isis, ma anche i ribelli curdi del Pkk, dietro l'attentato di sabato scorso ad Ankara". Secondo il premier, "con l'andare avanti dell'inchiesta e sulla base di informazioni ottenute da Twitter e da indirizzi Ip, crescono le probabilità che il Daesh (acronimo arabo dell'Is, ndr) e il Pkk abbiano avuto un ruolo operativo nell'attentato".
I due sospetti kamikaze della strage di Ankara, entrambi turchi ritenuti affiliati all'Isis, sarebbero giunti nella capitale turca dalla provincia sudorientale di Gaziantep in due auto separate e con l'aiuto di un terzo uomo, identificato con le iniziali Y.S., che è stato arrestato dalla polizia. Lo rivela il quotidiano Hurriyet, secondo cui sarebbero stati fermati anche i proprietari delle auto su cui hanno viaggiato i presunti attentatori suicidi.
L'attentato di Suruc
Le autorità stanno lavorando da giorni sulle similitudini con l'attentato sucida del 20 luglio scorso a Suruc, al confine siriano, nel quale morirono 34 persone. Il governo allora accusò l'Isis della strage, anche quella ai danni di una riunione di militanti filocurdi di sinistra.