MONDO
La votazione paragrafo per paragrafo
Sinodo, approvata relazione finale. Divisioni su gay e divorziati
I padri sinodali hanno approvato con la maggioranza di due terzi 59 paragrafi su 62. I tre nodi più problematici - relativi tra l'altro al nodo dei divorziati risposati e all'omosessualità - hanno invece raggiunto soltanto la maggioranza semplice
I nodi problematici
Su 62 punti della Realtio Synodi 59 sono stati approvati con la maggioranza dei due terzi, mentre tre paragrafi non l'hanno raggiunta: si tratta di quelli relativi all'ammissione alla comunione dei divorziati risposati, dell'accoglienza pastorale degli omosessuali e della comunione spirituale (che in realtà era concettualmente alternativo alla comunione per i divorziati risposati). I tre paragrafi hanno comunque avuto la maggioranza semplice di voti.
Il dettaglio delle votazioni rese pubbliche per volere del Papa
Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha riferito che le votazioni sui singoli punti sono state rese pubbliche per desiderio di Papa Francesco. "Il pontefice ha chiesto che si pubblicassero i voti, per trasparenza e chiarezza, con voti favorevoli o non favorevoli numero per numero. Erano 183 i presenti nel pomeriggio. C'è stata qualche astensione".
La posizione sulle unioni omosessuali
Il punto 55 della Relatio Synodi recita: "Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia". La relazione dice anche che "gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto e delicatezza".
Il tema della comunione ai divorziati risposati
Il documento finale approvato dal Sinodo dei Vescovi si esprime anche sul tema controverso della comunione ai divorziati risposati, mettendo in evidenza la divisione dell'assemblea tra chi è favorevole alla disciplina attuale e chi si è espresso a favore dell'ammissione ai sacramenti preceduta da un “cammino penitenziale". Nella relazione si legge:"Va ancora approfondita la questione, tenendo ben presente la distinzione tra situazione oggettiva di peccato e circostanze attenuanti".
Papa Francesco: "Abbiamo un anno per maturare"
Nel 2015 si svolgerà un secondo sinodo, questa volta ordinario, sulla famiglia. A conclusione dei lavori sinodali, Papa Francesco, accolto da una standing ovation, ha detto: "Cari fratelli e sorelle, ora abbiamo ancora un anno per maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare; a dare risposte ai tanti scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie”.
Il commento del pontefice sulle discussioni
Sul dibattito, anche acceso, che ha interessato i lavori del sinodo, il pontefice ha commentato: "Personalmente mi sarei molto preoccupato e rattristato se non ci fossero state queste tentazioni e queste animate discussioni; questo movimento degli spiriti, come lo chiamava Sant'Ignazio se tutti fossero stati d'accordo o taciturni in una falsa e quietista pace. Invece ho visto e ho ascoltato - con gioia e riconoscenza - discorsi e interventi pieni di fede, di zelo pastorale e dottrinale, di saggezza, di franchezza, di coraggio e di parresia. E ho sentito che è stato messo davanti ai propri occhi il bene della Chiesa, delle famiglie e la 'suprema lex', la 'salus animarum'", ha detto il Papa. E questo "sempre - lo abbiamo detto qui, in Aula - senza mettere mai in discussione le verità fondamentali del Sacramento del Matrimonio: l'indissolubilità, l'unità, la fedeltà e la procreatività, ossia l'apertura alla vita".