MONDO
Seul ha riunito per oggi il Consiglio di sicurezza nazionale
Si torna a sparare tra la Corea del nord e quella del sud. Pyongyang lancia ultimatum a Seul
La Corea del nord ha sparato contro degli altoparlanti che, dalla zona demilitarizzata di confine tra le due coree, trasmettevano slogan e messaggi di propaganda contro il Nord. La Corea del sud ha risposto al fuoco con decine di colpi di mortaio. Intanto Pyongyang ha dato a Seul 48 ore per smantellare gli amplificatori, altrimenti assumerà azioni militari. L'ultimatum scadrà alle 17 locali (10 in Italia) di sabato
Seul
Riprendono a sparare le armi al confine tra le due Coree. L'artiglieria di Pyongyang ha aperto il fuoco alle 16 locali (le 9 in Italia) contro un altoparlante che da giorni lanciava slogan e faceva propaganda contro il Nord nella sezione sudcoreana della frontiera 'demilitarizzata' tra i due Paesi. Il ministero della Difesa sud-coreano, ha ammesso che il suo esercito ha sparato decine di colpi di artiglieria contro la Corea del Nord in risposta ad un proiettile lanciato dalla Corea del nord in direzione della città sudcoreana di Yeoncheon.
Ordinata, dal governo di Seul, l'evacuazione della zona a ridosso della parte occidentale del confine. Secondo fonti di autorità locali, la Corea del Nord non ha ulteriormente risposto al fuoco di ritorno della Corea del Sud.
Non ci sono notizie di feriti o danni a Yeoncheon, riferiscono le stesse fonti. Intanto, nella vicina città sudcoreana di confine di Paju, i residenti sono stati invitati a rimanere a casa.
La Corea del Nord aveva già minacciato di attaccare gli altoparlanti piazzati da Seul nella zona di confine, che hanno ricominciato a trasmettere, dopo 11 anni, messaggi di propaganda anti-Pyongyang. Così oggi l'esercito nordcoreano avrebbe sparato contro un altoparlante situato al confine con la Corea del Sud, come ha riferito la radio sudcoreana Kbs.
Anche la Corea del Nord, intanto, ha riattivato i propri altoparlanti rivolti a Sud. La propaganda di guerra transfrontaliera è iniziata con le accuse di Seul nei confronti di Pyongyang, di aver piazzato mine sul lato sud-coreano della zona demilitarizzata di confine in cui sarebbero rimasti feriti, la settimana scorsa, due soldati della Corea del sud.
Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, i colpi nordcoreani non avrebbero provocato danni. In risposta la Sudcorea ha tirato decine di colpi di mortaio da 155 mm e la presidenza di Seul ha ordinato una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza nazionale, prevista in giornata.
Secondo il ministero della Difesa di Seul, oggi, la Corea del Nord ha usato la linea telefonica inter-coreana per minacciare attacchi contro le unità di propaganda sudcoreana che trasmettono messaggi ad alto volume attraverso il confine con potenti amplificatori.
Il messaggio dallo Stato maggiore dell'Esercito popolare coreano (Nordcorea) - ha riferito il ministero del Sud - ha dato a Seul 48 ore per smantellare gli amplificatori, altrimenti Pyongyang assumerà azioni militari. L'ultimatum scadrà alle 17 locali (10 in Italia) di sabato. L'avvertimento è stato lanciato dopo lo scambio di fuoco avvenuto questa mattina.
Ordinata, dal governo di Seul, l'evacuazione della zona a ridosso della parte occidentale del confine. Secondo fonti di autorità locali, la Corea del Nord non ha ulteriormente risposto al fuoco di ritorno della Corea del Sud.
Non ci sono notizie di feriti o danni a Yeoncheon, riferiscono le stesse fonti. Intanto, nella vicina città sudcoreana di confine di Paju, i residenti sono stati invitati a rimanere a casa.
La Corea del Nord aveva già minacciato di attaccare gli altoparlanti piazzati da Seul nella zona di confine, che hanno ricominciato a trasmettere, dopo 11 anni, messaggi di propaganda anti-Pyongyang. Così oggi l'esercito nordcoreano avrebbe sparato contro un altoparlante situato al confine con la Corea del Sud, come ha riferito la radio sudcoreana Kbs.
Anche la Corea del Nord, intanto, ha riattivato i propri altoparlanti rivolti a Sud. La propaganda di guerra transfrontaliera è iniziata con le accuse di Seul nei confronti di Pyongyang, di aver piazzato mine sul lato sud-coreano della zona demilitarizzata di confine in cui sarebbero rimasti feriti, la settimana scorsa, due soldati della Corea del sud.
Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, i colpi nordcoreani non avrebbero provocato danni. In risposta la Sudcorea ha tirato decine di colpi di mortaio da 155 mm e la presidenza di Seul ha ordinato una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza nazionale, prevista in giornata.
Secondo il ministero della Difesa di Seul, oggi, la Corea del Nord ha usato la linea telefonica inter-coreana per minacciare attacchi contro le unità di propaganda sudcoreana che trasmettono messaggi ad alto volume attraverso il confine con potenti amplificatori.
Il messaggio dallo Stato maggiore dell'Esercito popolare coreano (Nordcorea) - ha riferito il ministero del Sud - ha dato a Seul 48 ore per smantellare gli amplificatori, altrimenti Pyongyang assumerà azioni militari. L'ultimatum scadrà alle 17 locali (10 in Italia) di sabato. L'avvertimento è stato lanciato dopo lo scambio di fuoco avvenuto questa mattina.