MONDO
Bomba a Baghdad: 20 morti
Iraq, appello degli Usa al vertice Nato: "Una coalizione contro lo Stato islamico"
A margine del summit della Nato a Newport, in Galles riunione tra i rappresentanti di dieci Paesi membri per discutere della minacciata rappresentata dallo Stato islamico .Cameron agli alleati della Nato: "Non pagate riscatti ai jihadisti"
aveva chiesto "una coalizione globale per combattere" i jihadisti. E in queste ore è quello che sta emergendo dal tavolo del vertice Nato in Galles: sempre Kerry ha parlato a Newport della coalizione. C'è un limite: "Niente truppe sul suolo" iracheno, ha assicurato il segretario di Stato Usa.
La coalizione di dieci Paesi
Proprio a margine del summit della Nato a Newport, Kerry e Chuck Hagel, segretario alla Difesa Usa hanno incontrato i rappresentanti di dieci Paesi membri per discutere della minacciata rappresentata dallo Stato islamico. Kerry e Hagel chiedono che si arrivi a un piano concreto di risposta prima che si riunisca l'Assemblea generale dell'Onu, tra due settimane. Tra gli altri presenti all'incontro i rappresentanti di Regno Unito, Italia, Francia e Australia, a cui Kerry ha sottolineato la necessità di una chiara strategia e un piano relativo a quanto ciascuno potrà dare come proprio contributo. Il segretario di Stato ha detto di sapere che molti non vorranno intervenire lanciando attacchi militari, ma potrebbero dare il proprio aiuto con intelligence, equipaggiamenti e armi. Gli alleati della Nato hanno la tecnologia e il know-how ma, ha aggiunto, ora serve la forza di volontà per iniziare la battaglia.
Cameron: "Non pagate riscatti"
Sempre dal summit di Newport il premier britannico David Cameron ha invitato gli alleati della Nato a non pagare riscatti in casi di eventuali rapimenti. Cameron ha fatto riferimento, senza però parlarne apertamente, delle voci per cui Francia e Italia avrebbero in passato pagato riscatti per la liberazione di loro ostaggi. Il premier inglese ha detto che accettare di pagare "è peggio che controproducente, è un modo per incrementare e di molto il rischio". Sempre dal summit Nato, arriva un'unanime condanna degli "atti barbari" dell'Isis.
Scarcerato ex numero due di Saddam
Intanto dall'Iraq un deputato iracheno annuncia: Tareq Aziz sarà scarcerato a breve. Ad annunciare la liberazione dell'ex braccio destro di Saddam è Izzat Shabandar. Secondo Shabandar, parlamentare indipendente, la scarcerazione di Aziz e dell'ex ministro della Difesa di Saddam, Sultan Hashim, è una delle richieste avanzate dalla Coalizione delle Forze Nazionaliste, il blocco parlamentare sunnita, al premier incaricato Haider al-Abadi. Il 78enne cristiano Aziz, le cui condizioni di salute sarebbero gravi, è detenuto dal 2003 e sconta una condanna a 15 anni di carcere.
Bomba a Baghdad
Intanto, ieri almeno 20 persone sono rimaste uccise in un attentato con autobomba in un quartiere a maggioranza sciita del nord di Baghdad. L'esplosione ha investito il quartiere di Kadhimiyah e ha provocato anche il ferimento di almeno 32 persone.
Nuovi raid Usa
Nel nord del Paese invece le forze militari americane hanno condotto nuovi raid aerei contro postazioni dello Stato Islamico. I tre raid hanno l'obiettivo di sostenere le operazioni per il controllo della diga di Mosul. Nei raid sono stati distrutti due veicoli armati e un posto di osservazione dello Stato Islamico. In totale, precisa un comunicato da Washington, l'aviazione americana ha finora condotto 127 raid nel nord dell'Iraq.
Gli Stati Uniti stanno formando una coalizione per combattere lo Stato islamico. Già alcuni giorni fa, il segretario di Stato John Kerry
La coalizione di dieci Paesi
Proprio a margine del summit della Nato a Newport, Kerry e Chuck Hagel, segretario alla Difesa Usa hanno incontrato i rappresentanti di dieci Paesi membri per discutere della minacciata rappresentata dallo Stato islamico. Kerry e Hagel chiedono che si arrivi a un piano concreto di risposta prima che si riunisca l'Assemblea generale dell'Onu, tra due settimane. Tra gli altri presenti all'incontro i rappresentanti di Regno Unito, Italia, Francia e Australia, a cui Kerry ha sottolineato la necessità di una chiara strategia e un piano relativo a quanto ciascuno potrà dare come proprio contributo. Il segretario di Stato ha detto di sapere che molti non vorranno intervenire lanciando attacchi militari, ma potrebbero dare il proprio aiuto con intelligence, equipaggiamenti e armi. Gli alleati della Nato hanno la tecnologia e il know-how ma, ha aggiunto, ora serve la forza di volontà per iniziare la battaglia.
Cameron: "Non pagate riscatti"
Sempre dal summit di Newport il premier britannico David Cameron ha invitato gli alleati della Nato a non pagare riscatti in casi di eventuali rapimenti. Cameron ha fatto riferimento, senza però parlarne apertamente, delle voci per cui Francia e Italia avrebbero in passato pagato riscatti per la liberazione di loro ostaggi. Il premier inglese ha detto che accettare di pagare "è peggio che controproducente, è un modo per incrementare e di molto il rischio". Sempre dal summit Nato, arriva un'unanime condanna degli "atti barbari" dell'Isis.
Scarcerato ex numero due di Saddam
Intanto dall'Iraq un deputato iracheno annuncia: Tareq Aziz sarà scarcerato a breve. Ad annunciare la liberazione dell'ex braccio destro di Saddam è Izzat Shabandar. Secondo Shabandar, parlamentare indipendente, la scarcerazione di Aziz e dell'ex ministro della Difesa di Saddam, Sultan Hashim, è una delle richieste avanzate dalla Coalizione delle Forze Nazionaliste, il blocco parlamentare sunnita, al premier incaricato Haider al-Abadi. Il 78enne cristiano Aziz, le cui condizioni di salute sarebbero gravi, è detenuto dal 2003 e sconta una condanna a 15 anni di carcere.
Bomba a Baghdad
Intanto, ieri almeno 20 persone sono rimaste uccise in un attentato con autobomba in un quartiere a maggioranza sciita del nord di Baghdad. L'esplosione ha investito il quartiere di Kadhimiyah e ha provocato anche il ferimento di almeno 32 persone.
Nuovi raid Usa
Nel nord del Paese invece le forze militari americane hanno condotto nuovi raid aerei contro postazioni dello Stato Islamico. I tre raid hanno l'obiettivo di sostenere le operazioni per il controllo della diga di Mosul. Nei raid sono stati distrutti due veicoli armati e un posto di osservazione dello Stato Islamico. In totale, precisa un comunicato da Washington, l'aviazione americana ha finora condotto 127 raid nel nord dell'Iraq.