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MONDO

Tre razzi sono stati lanciati sul centro storico della città

Libia: attacco delle forze di Haftar contro Tripoli, due feriti

​I missili lanciati sulla città antica hanno danneggiato abitazioni e mura di epoca romana e ottomana. A lavoro la diplomazia italiana per una tregua umanitaria

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Una donna e una bambina sono rimaste ferite in un attacco con razzi sferrato ieri sera contro la Città Vecchia di Tripoli, in Libia.

Lo ha riferito il portale d'informazione 'Libya Observer' che attribuisce l'attacco alle forze fedeli al generale Khalifa Haftar.

"Sette case sono state danneggiate" scrive riporta il tweet del Libya Observer, ricordando che il centro di Tripoli ha edifici risalenti all'epoca romana e ottomana. Sarebbe la prima volta che viene colpito durante l'attacco di Haftar a Tripoli.

Il bombardamento della Città vecchia di Tripoli, assieme a quello di due altri popolosi quartieri come il più periferico Ain Zara, viene confermato anche dall'account facebook di "Vulcano di collera", l'operazione di difesa della capitale libica. Il testo sottolinea come si tratti di una "nuova violazione" del cessate il fuoco e di una prosecuzione "della presa di mira di civili, scuole e istituzioni" da parte delle milizie di Haftar.



L'ambasciata italiana per la tregua umanitaria
L'ambasciata italiana a Tripoli "ha accolto con favore la disponibilità del governo di accordo nazionale della Libia ad aderire ad una tregua umanitaria per contrastare la minaccia posta dalla diffusione del coronavirus". E' quanto si legge in una nota dell'ambasciata italiana nel Paese nordafricano. Nel comunicato si auspica che una tregua umanitaria "possa anche favorire il raggiungimento di un accordo tra le parti su una bozza di accordo per un cessate il fuoco definitivo nel quadro dei lavori della Commissione Militare Congiunta 5+5".

L'ambasciata italiana a Tripoli ha rinnovato al generale Khalifa Haftar ed alle sue forze "la richiesta di accogliere in maniera costruttiva l'appello per una cessazione delle ostilità". E' quanto si legge in una nota in cui si condannano "con fermezza i continuati, inaccettabili bombardamenti che negli ultimi giorni hanno colpito i quartieri residenziali di Tripoli causando numerose vittime civili e da ultimo il centro storico della
capitale".

Embargo e coronavirus
Intanto, mentre la Libia cerca di proteggersi dalla pandemia del coronavirus con la chiusura totale dei propri confini, l'Unione europea ha fissato per lunedì 23 marzo a Bruxelles, rigorosamente in videoconferenza, la riunione dei ministri degli Esteri sul monitoraggio dell'embargo delle armi in Libia. 
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