MONDO
Nella notte occupati gli aeroporti di Simferopoli e Sebastopoli
Assedio dei filorussi in Crimea. Yanukovich a Rostov, Kiev: estradizione
Aerei militari russi sullo spazio aereo ucraino. A Sebastopoli le guardie di frontiera "circondate dai militari russi". Pattugliato anche l'aeroporto di Simferopoli. Il ministero dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, accusa Mosca di "invasione armata". Putin: "Evitare escalation". Gli Usa: "Yanukovich ha perso ogni legittimità". " La procura di Kiev pronta a chiedere l'estradizione dell'ex presidente. Alle 21 seduta straordinaria del Consiglio di Sicurezza Onu
Kiev
Prima l'occupazione dei filorussi degli aeroporti in Crimea. Poi, l'escalation: aerei militari della Russia hanno violato lo spazio aereo dell'Ucraina. Lo denuncia il ministero degli esteri di Kiev trasmesso a Mosca,
nel quale si invitano i russi a "far rientrare immediatamente le truppe e i loro veicoli (in Crimea) alle loro basi". E' l'ultimo atto di una crisi nella repubblica autonomia, penisola meridionale dell'Ucraina a maggioranza russa e che ospita la flotta di Mosca sul Mar Nero.
L'assedio dei filorussi in Crimea
Ieri, il blitz di militanti vicini a Mosca. Oggi, da ore, l'aeroporto di Simferopoli, capitale della Crimea, è pattugliato da ronde armate di miliziani locali filo-russi. A Sebastopoli invece le guardie di frontiera ucraine denunciano: la base è circondata da militari russi della flotta del mar Nero. Secondo gli ucraini, ci sarebbero anche cecchini piazzati sugli edifici attorno alla base. Una zona, quella della Crimea, da anni teatro di frizioni: dal 1954 non è più territorio russo perché Krusciov l'aveva ceduta agli ucraini ma Simferopoli non ha mai riconosciuto quello status. E tanto meno la rivoluzione di Kiev.
L'ira ucraina: è invasione. Appello al Consiglio di Sicurezza dell'Onu
Intanto Kiev ha subito preso posizione, per bocca del suo ministro dell'Interno, Arsen Avakov, che in un un post su Facebook accusa Mosca: "Considero l'azione come un'invasione armata e un'occupazione". Il Parlamento ucraino si è subito rivolto alla Russia chiedendo il rispetto della sovranità territoriale. Poi, ha lanciato un appello anche agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna e, infine, al Consiglio di sicurezza dell'Onu per valutare la situazione di crisi nel Paese.
Yatsenyuk nuovo premier
Intanto ieri a Kiev, la capitale della rivoluzione, la Rada ha votato Arseny Yatsenyuk a capo del nuovo governo. Si tratta di una personalità dello stesso partito di Yulia Tymoshenko, ormai intenzionata a candidarsi alle presidenziali. L'ex ministro dell'Economia era già stato designato dai manifestanti riuniti in piazza Indipendenza e si è impegnato a non candidarsi alle prossime presidenziali. Intanto, il presidente ucraino ad interim ha rimosso il capo delle Forze armate Yuriy Ilyin.
Gli Usa: "Yanukovich ha perso ogni legittimità"
Intanto dagli Stati Uniti arriva la stoccata: Yanukovich "ha perso ogni legittimità", come ha detto la protavoce del dipartimento di Stato Usa, Jan Psaki. Nel pomeriggio, l'invito di John Kerry, segretario di Stato americano per le controparti russe a "a esprimere la solidarietà per la situazione in Crimea". In un colloquio avuto con il suo omologo russo Serghiej Lavrov, Kerry ha anche espresso preoccupazione per gli aeroporti di Simferopoli e Sebastopoli, in queste ore occcupati dalle forze filorusse. Anche il premier inglese, David Cameron ha avuto un colloquio con Vladimir Putin: al presidente russo, Cameron ha detto che la Russia deve rispettare l'integrità territoriale ucraina e che "elezioni libere" sono la migliore strada per assicurare un "futuro positivo" per il Paese. Anche dall'Italia, il ministro degli Esteri Mogherini ha detto che "lo smembramento è uno scenario da evitare". La situazione è così grave che persino il Consiglio di Sicurezza Onu ha convocato una seduta straordinaria per le 21 di venerdì sera.
L'intervento di Putin
E da Mosca, per la prima volta dallo scoppio della crisi ucraina e dopo la fuga di Viktor Yanukovich, è intervenuto il presidente russo Vladimir Putin che, informa il Cremlino, nel corso di telefonata con i leader di Gran Bretagna, Germania e dell'Ue, ha sollecitato tutte le parti a scongiurare un ulteriore escalation, e ha esortato alla normalizzazione della situazione del Paese. Durante la telefonata, la cancelliera Merkel ha esortato Putin ad accettare le offerte internazionali per risolvere la crisi.
nel quale si invitano i russi a "far rientrare immediatamente le truppe e i loro veicoli (in Crimea) alle loro basi". E' l'ultimo atto di una crisi nella repubblica autonomia, penisola meridionale dell'Ucraina a maggioranza russa e che ospita la flotta di Mosca sul Mar Nero.
L'assedio dei filorussi in Crimea
Ieri, il blitz di militanti vicini a Mosca. Oggi, da ore, l'aeroporto di Simferopoli, capitale della Crimea, è pattugliato da ronde armate di miliziani locali filo-russi. A Sebastopoli invece le guardie di frontiera ucraine denunciano: la base è circondata da militari russi della flotta del mar Nero. Secondo gli ucraini, ci sarebbero anche cecchini piazzati sugli edifici attorno alla base. Una zona, quella della Crimea, da anni teatro di frizioni: dal 1954 non è più territorio russo perché Krusciov l'aveva ceduta agli ucraini ma Simferopoli non ha mai riconosciuto quello status. E tanto meno la rivoluzione di Kiev.
L'ira ucraina: è invasione. Appello al Consiglio di Sicurezza dell'Onu
Intanto Kiev ha subito preso posizione, per bocca del suo ministro dell'Interno, Arsen Avakov, che in un un post su Facebook accusa Mosca: "Considero l'azione come un'invasione armata e un'occupazione". Il Parlamento ucraino si è subito rivolto alla Russia chiedendo il rispetto della sovranità territoriale. Poi, ha lanciato un appello anche agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna e, infine, al Consiglio di sicurezza dell'Onu per valutare la situazione di crisi nel Paese.
Yatsenyuk nuovo premier
Intanto ieri a Kiev, la capitale della rivoluzione, la Rada ha votato Arseny Yatsenyuk a capo del nuovo governo. Si tratta di una personalità dello stesso partito di Yulia Tymoshenko, ormai intenzionata a candidarsi alle presidenziali. L'ex ministro dell'Economia era già stato designato dai manifestanti riuniti in piazza Indipendenza e si è impegnato a non candidarsi alle prossime presidenziali. Intanto, il presidente ucraino ad interim ha rimosso il capo delle Forze armate Yuriy Ilyin.
Gli Usa: "Yanukovich ha perso ogni legittimità"
Intanto dagli Stati Uniti arriva la stoccata: Yanukovich "ha perso ogni legittimità", come ha detto la protavoce del dipartimento di Stato Usa, Jan Psaki. Nel pomeriggio, l'invito di John Kerry, segretario di Stato americano per le controparti russe a "a esprimere la solidarietà per la situazione in Crimea". In un colloquio avuto con il suo omologo russo Serghiej Lavrov, Kerry ha anche espresso preoccupazione per gli aeroporti di Simferopoli e Sebastopoli, in queste ore occcupati dalle forze filorusse. Anche il premier inglese, David Cameron ha avuto un colloquio con Vladimir Putin: al presidente russo, Cameron ha detto che la Russia deve rispettare l'integrità territoriale ucraina e che "elezioni libere" sono la migliore strada per assicurare un "futuro positivo" per il Paese. Anche dall'Italia, il ministro degli Esteri Mogherini ha detto che "lo smembramento è uno scenario da evitare". La situazione è così grave che persino il Consiglio di Sicurezza Onu ha convocato una seduta straordinaria per le 21 di venerdì sera.
L'intervento di Putin
E da Mosca, per la prima volta dallo scoppio della crisi ucraina e dopo la fuga di Viktor Yanukovich, è intervenuto il presidente russo Vladimir Putin che, informa il Cremlino, nel corso di telefonata con i leader di Gran Bretagna, Germania e dell'Ue, ha sollecitato tutte le parti a scongiurare un ulteriore escalation, e ha esortato alla normalizzazione della situazione del Paese. Durante la telefonata, la cancelliera Merkel ha esortato Putin ad accettare le offerte internazionali per risolvere la crisi.