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MONDO

A margine del vertice in Bielorussia tra Unione doganale, Ue e Ucraina

Crisi ucraina, a Minsk riunione a porte chiuse tra Putin e Poroshenko

Stretta di mano dei due leader russo e ucraino durante la foto di gruppo. Il capo del Cremlino ribadisce: "Noi rispettiamo gli altri ma non a spese dei nostri interessi". E Mosca si preoccupa per i nuovi accordi economici di Kiev con l'Ue

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Il presidente russo Vladimir Putin ed il presidente ucraino Petro Poroshenko hanno avuto un incontro di due ore a porte chiuse a Minsk, a margine del vertice tra Ue, Ucraina ed Unione doganale euroasiatica. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, precisando che si è trattato del primo faccia a faccia dopo quello avvenuto ai primi di giugno, a margine delle celebrazioni in Normandia, per il 70mo anniversario dello sbarco.
Secondo Peskov, nel corso dell'incontro, Putin e Poroshenko hanno discusso di molti temi, tra cui la crisi in Ucraina, gli aiuti umanitari per le popolazioni dell'est del Paese, il flusso di profughi in Russia e la possibilità di un dialogo interno tra le autorità di Kiev e quelle dell'est dell'Ucraina. I due leader ucraino e russo questa mattina si sono stretti la mano durante la cerimonia della foto di gruppo al palazzo dell'Indipendenza di Minsk per il vertice tra Unione doganale, Ue e Ucraina. Questo è stato il secondo contatto tra i due leader dopo quello del 6 giugno in Normandia per i settant'anni dello sbarco degli alleati. Il governo russo oggi ha fatto intanto sapere di avere annullato l'asta dei titoli del debito sovrano prevista per mercoledì. Ad annunciarlo, il ministero delle Finanze in un comunicato dove parla di "sfavorevoli condizioni di mercato". A causa del permanere della tensione in Ucraina nella scorsa settimana il rendimento dell'Ofz a dieci anni è salito di nove punti toccando un tasso di 9,36%. 

Il monito di Putin: "Rispetto degli altri ma non a spese dei nostri interessi"
"La Russia ha sempre rispettato e rispetta la scelta fatta da altri Paesi ma non a danno e a spese degli interessi di altri Paesi": lo ha detto Putin a Minsk. Il numero uno del Cremlino si è detto convinto che la crisi ucraina "non può essere risolta attraverso l'ulteriore escalation dello scenario di forza, senza prendere in considerazione gli interessi sostanziali delle regioni sudorientali del Paese, senza un dialogo di pace con i loro rappresentanti". E intanto l'accordo di associazione tra Ucraina e Unione europea può costare alla Russia più di cento miliardi di rubli. La Banca centrale ucraina continua a lasciar cadere la valuta nazionale, la grivnia, che ha toccato un nuovo minimo storico. Secondo il tasso di cambio attuale, un dollaro vale 13,65 grivnie e un euro 18,03 grivnie.

Conseguenze economiche della crisi
Mosca dovrà cancellare il regime preferenziale e introdurre quello standard per l'import ucraino come misura per proteggere il proprio mercato quando sarà attuato l'accordo di associazione tra Kiev e Bruxelles. Lo ha ribadito Putin al vertice di Minsk, richiamando l'accordo di libero commercio della Csi (Comunità stati indipendenti) e le norme Wto. Il leader del Cremlino ha sottolineato che non si tratta di una "discriminazione". Il presidente ucraino Poroshenko, dal canto suo, si è detto pronto a discutere varie possibilità di "exit strategy" della crisi nel sudest del suo Paese, intervenendo al vertice di Minsk, durante il quale a suo avviso "si decide la sorte del mondo e dell'Europa. Capisco che tutti i giocatori coinvolti nella situazione vorrebbero uscirne con dignità, siamo pronti a discutere diverse possibilità che potranno garantire una tale 'exit strategy', l'uscita verso un futuro pacifico per l'Ucraina, l'uscita per un futuro pacifico per l'Europa", ha dichiarato.
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