MONDO
Venti di guerra
Crisi Ucraina, Mosca contro Kiev: "Rischio pulizia etnica nell'est del Paese"
Alta tensione tra i due Paesi: il ministro degli Esteri Lavrov accusa il governo ucraino di avere dei piani aggressivi. Scambio di accuse: "I russi hanno violato il confine"
Ucraina
La parata militare svoltasi a Kiev in occasione della festa dell'Indipendenza dimostra i piani aggressivi dell'Ucraina per un'escalation del conflitto nell'est del Paese. Lo ha detto il presidente della Duma Serghiei Narishkin, citato dall'agenzia Itar-Tass. "Invece di appelli al dialogo - ha detto Narishkin -, invece di una cerimonia di lutto per tutte le vittime di un conflitto sanguinoso, hanno mostrato i loro piani aggressivi per aggravare la crisi". Il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov ha poi difeso in una conferenza stampa la decisione di Mosca di inviare il proprio convoglio di aiuti nell'est ucraino, sostenendo che era stato autorizzato dal ministero degli Esteri ucraino il 12 agosto scorso e che il carico conteneva solo generi di natura umanitaria.
Aiuti di Mosca verso l'Ucraina
Lavrov ha annunciato in una conferenza stampa a Mosca l'intenzione del proprio Paese di inviare nei prossimi giorni un secondo convoglio di aiuti nell'est ucraino, auspicando la collaborazione di tutte le parti. Ha poi precisato che Mosca ha già informato Kiev e che il convoglio sarà inviato probabilmente questa settimana seguendo "la stessa rotta e gli stessi parametri". La Russia, ha aggiunto, continuerà ad essere coinvolta nella consegna di aiuti umanitari alle popolazioni civili dell'est ucraino. I miliziani separatisti dell'Ucraina orientale, intanto, annunciano di aver lanciato una controffensiva contro le truppe governative. Kiev da parte sua ammette "un aumento dell'azione del nemico", pur sostenendo che i suoi soldati "continuano a tenere le posizioni occupate" e hanno inflitto "perdite importanti" ai filorussi.
Lavrov: "I convogli continueranno"
Lavrov, da parte sua, ha negato la presenza di mezzi militari russi in territorio ucraino, sostenendo che non c'è alcuna conferma indipendente neppure dei blindati russi che Kiev ha detto di aver sequestrato insieme a vari documenti. "Una libreria in una missione militare...E' ridicolo", ha osservato. "La distribuzione degli aiuti umanitari russi è cominciata a Lugansk, nell'Ucraina dell'est, con la partecipazione di rappresentanti della commissione internazionale della Croce Rossa", ha aggiunto il ministro degli Esteri russo. Scontri armati tra le guardie di frontiera ucraine e una colonna di blindati arrivati dalla Russia sono fra l'altro in corso nell'Ucraina sud-orientale, nei pressi dell'importante porto di Mariupol. Lo sostiene su Facebook l'ufficio stampa del comando ucraino della cosiddetta "operazione antiterrorismo".
Allerta pulizia etnica
Il trattamento dei civili dell'est ucraino da parte delle forze ucraine può essere considerato un "crimine di guerra": è sempre Lavrov a sostenerlo, aggiungendo che le truppe governative potrebbero cominciare la "pulizia etnica" nella regione. "Ho visto le immagini della parata. Non ho visto nulla che ricordi una umiliazione", ha detto il ministro di Mosca commentando la sfilata dei prigionieri di guerra organizzata dai separatisti dell'est ucraino. Martedì appuntamento a Minsk tra i leader dell'Unione doganale, di Ucraina e Ue: all'ordine del giorno una soluzione politica della crisi ucraina.
Aiuti di Mosca verso l'Ucraina
Lavrov ha annunciato in una conferenza stampa a Mosca l'intenzione del proprio Paese di inviare nei prossimi giorni un secondo convoglio di aiuti nell'est ucraino, auspicando la collaborazione di tutte le parti. Ha poi precisato che Mosca ha già informato Kiev e che il convoglio sarà inviato probabilmente questa settimana seguendo "la stessa rotta e gli stessi parametri". La Russia, ha aggiunto, continuerà ad essere coinvolta nella consegna di aiuti umanitari alle popolazioni civili dell'est ucraino. I miliziani separatisti dell'Ucraina orientale, intanto, annunciano di aver lanciato una controffensiva contro le truppe governative. Kiev da parte sua ammette "un aumento dell'azione del nemico", pur sostenendo che i suoi soldati "continuano a tenere le posizioni occupate" e hanno inflitto "perdite importanti" ai filorussi.
Lavrov: "I convogli continueranno"
Lavrov, da parte sua, ha negato la presenza di mezzi militari russi in territorio ucraino, sostenendo che non c'è alcuna conferma indipendente neppure dei blindati russi che Kiev ha detto di aver sequestrato insieme a vari documenti. "Una libreria in una missione militare...E' ridicolo", ha osservato. "La distribuzione degli aiuti umanitari russi è cominciata a Lugansk, nell'Ucraina dell'est, con la partecipazione di rappresentanti della commissione internazionale della Croce Rossa", ha aggiunto il ministro degli Esteri russo. Scontri armati tra le guardie di frontiera ucraine e una colonna di blindati arrivati dalla Russia sono fra l'altro in corso nell'Ucraina sud-orientale, nei pressi dell'importante porto di Mariupol. Lo sostiene su Facebook l'ufficio stampa del comando ucraino della cosiddetta "operazione antiterrorismo".
Allerta pulizia etnica
Il trattamento dei civili dell'est ucraino da parte delle forze ucraine può essere considerato un "crimine di guerra": è sempre Lavrov a sostenerlo, aggiungendo che le truppe governative potrebbero cominciare la "pulizia etnica" nella regione. "Ho visto le immagini della parata. Non ho visto nulla che ricordi una umiliazione", ha detto il ministro di Mosca commentando la sfilata dei prigionieri di guerra organizzata dai separatisti dell'est ucraino. Martedì appuntamento a Minsk tra i leader dell'Unione doganale, di Ucraina e Ue: all'ordine del giorno una soluzione politica della crisi ucraina.