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MONDO

Domani a Bruxelles vertice sul gas

Ucraina, si torna a sparare a Sloviansk. I ribelli: "Colpito l'acquedotto, manca l'acqua"

E' dalle prime ore del mattino che nella roccaforte dei separatisti sono ripresi i combattimenti. Separatisti: lealisti hanno colpito l'acquedotto. Forze di Kiev: assalto delle milizie all'aeroporto di Lugansk. Poroshenko: impegno per l'unità ucraina. Gas: vertice a Bruxelles tra Kiev, Mosca e Unione Europea

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A Sloviansk, la roccaforte separatista a nord di Donetsk, i ribelli parlando di nuovi bombardamenti. Riportano che l'acqua scarseggia, perché è stato colpito l'acquedotto. Dicono di essere stati bersaglio di mortai e missili Grad e che ci sarebbero delle vittime. 

Secondo l'emittente Russia Today, due operatori della TV russa Zvezda sono stati fermati e imprigionati da un'unità della Guardia nazionale ucraina: i due sarebbero stati catturati in un checkpoint, bendati e portati in un luogo sconosciuto. La stessa fonte riporta la notizia secondo cui l'artiglieria ucraina avrebbe colpito una chiesa, uccidendo una donna.

Le milizie filorusse hanno lanciato un attacco pesante contro l'aeroporto internazionale di Lugansk, nell'est dell'Ucraina. Lo ha riferito una fonte militare dell'esercito. "I ribelli -ha aggiunto la fonte - stanno cercando di distruggere l'edifico dal quale si controlla la distribuzione di energia elettrica nell'aeroporto. E' la prima vola che si verifica un attacco del genere, finora abbiamo avuto solo schermaglie". 

Intanto, sabato il neopresidente ucraino, Petro Poroshenko, ha giurato davanti al Parlamento di Kiev davanti a numerosi leader stranieri - da Joe Biden, vicepresidente Usa, a Herman Van Rompuy, presidente dell'Unione Europea - e si è impegnato a tenere unito il Paese, pur offrendo all'est russofono una decentralizzazione. Prooshenko ha aggiunto che rifiuterà ogni compromesso con la Russia sia sulla Crimea sia sulla questione del riavvicinamento all'Ue da parte dell'Ucraina. 

In un'intervista alla tramissione Il Corriere Diplomatico il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, ha parlato delle sanzioni: "Sono uno strumento di pressione per fare funzionare il dialogo e in quanto tale va incoraggiato, curato, accompagnato - ha detto - è faticoso ma credo sia il dovere della comunità internazionale in questo momento, e credo che produca un risultato innanzitutto di riforme all'interno dell'Ucraina".

Resta sempre aperta la questione del gas. Domani a Bruxelles è previsto un incontro tra Ucraina, Russia ed Ue per discutere sia del prezzo del gas sia dei debiti di Kiev. 

 
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