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ECONOMIA

Primo maggio

Ugl in piazza a Napoli. "Sud cancellato dal Def"

Il segretario generale Capone: "Non serve un nuovo ministero ma politiche coerenti". E sulla decisione della Consulta sulle pensioni: "E' la conferma che la legge Fornero è da buttare"

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"Il problema non è quello di istituire un nuovo ministero peri il Mezzogiorno, sono le politiche per il Sud che il governo Renzi ha cancellato dal Def". Così il segretario generale dell'Ugl, Francesco Paolo Capone, alla manifestazione nazionale a Napoli. "Nelle mille pagine del documento economico finanziario - ha aggiunto Capone - il Sud è nominato una sola volta, come la Corea. Il problema vero dunque è quello di una politica per il Sud piuttosto che annunci e l'istituzione di un nuovo ministero.    Capone ha parlato davanti a circa cinquemila lavoratori al viale Giochi del Mediterraneo. Non ci sono stati incidenti, nonostante l'annunciata contestazione di un centro sociale della zona, che ha indetto un corteo.

La sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la norma varata nel 2011 dal ministro del lavoro Elsa Fornero sul blocco dell'adeguamento delle pensioni superiori a tre volte il minimo Inps al costo della vita, "è la conferma che la legge Fornero è da buttare interamente nel cestino", ha poi detto Capone. "Si è trattato di un provvedimento discriminatorio - ha aggiunto Capone - come discriminatori sono gli ottanta euro in busta paga del governo Renzi, che non tengono conto del diverso carico familiare". L' Ugl rilancia la proposta del quoziente familiare e chiede al governo "sostegno alle aziende che assumono e producono occupazione vera".
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