MONDO
Email-gate
Usa, in email Clinton l'aggressione a Berlusconi e dubbi che solidarietà Obama sia strumentalizzata
Il consigliere e confidente della Clinton, Sidney Blumenthal, esprime i suoi giudizi sulle conseguenze politiche della vicenda e teme che la solidarietà del presidente Barack Obama possa essere usata in maniera strumentale da Berlusconi
Il mittente del messaggio è "Sid", vale a dire Sidney Blumenthal, consigliere e confidente della Clinton, che esprime i suoi giudizi sulle conseguenze politiche della vicenda e teme che la solidarietà del presidente Barack Obama possa essere usata in maniera strumentale da Berlusconi. L'aggressione al premier italiano viene definita "un grosso evento politico in Italia e in Europa".
"L'aggressione suscita simpatia in Italia per Berlusconi"
Dopo aver spiegato alla Clinton che l'assalitore, Massimo Tartaglia, non avrebbe un movente politico e soffrirebbe di squilibri mentali, Blumenthal sottolinea, comunque, come l'aggressione possa avere ripercussioni significative. "Ha suscitato simpatia per Berlusconi, in quanto vittima" in un momento in cui invece l'allora primo ministro stava "cominciando a perdere terreno politico, avendo perso l'immunità".
L'uso strumentale dell'aggressione
Il consigliere della Clinton ricorda al segretario di Stato i procedimenti giudiziari a carico di Berlusconi che erano in corso all'epoca: l'inchiesta per i presunti "legami con la mafia" e quella per il "suo ruolo nella corruzione dell'avvocato britannico David Mills". Blumenthal sottolinea poi che il governo e il partito di Berlusconi avrebbero usato l'aggressione "per trasformare l'immediata solidarietà nei suoi confronti a suo vantaggio, sostenendo che i suoi avversari hanno creato un clima di odio. Attraverso appelli demagogici tentano di screditare e respingere i procedimenti legali contro di lui e indebolire le inchieste della stampa". Blumenthal cita quindi il duro scontro in atto tra il premier e 'La Repubblica'.
Obama e il rischio che la solidarietà venga strumentalizzata
"Sarebbe un gesto appropriato e di cortesia per il presidente (Obama, ndr), chiamare Berlusconi per esprimergli la sua preoccupazione sulla sua salute ed augurargli una pronta guarigione, se non lo ha già fatto", scrive Blumenthal dopo la sua analisi. Berlusconi, ricorda il consigliere della Clinton, è pur sempre un leader politico eletto democraticamente che ha subito una violenza e il capo di governo di un paese della Nato. Tuttavia, aggiunge, "Berlusconi da parte sua renderebbe sicuramente pubblica questa telefonata. E sarebbe perciò imbarazzante se la telefonata venisse usata unicamente come elemento della campagna di solidarietà contro i procedimenti giudiziari". Se ciò dovesse avvenire, scrive Blumenthal alla Clinton, "dovrebbe essere comunicato un messaggio più ampio, forse dallo stesso presidente (Obama, ndr) nel suo colloquio, ma ancora di più attraverso una nota del Dipartimento di Stato, inoltrata anche attraverso l'ambasciatore Usa in Italia".
Blumenthal conclude la sua email alla Clinton allegando due articoli, uno del quotidiano britannico Independent e uno del settimanale Usa Time, sulle vicende giudiziarie di Berlusconi.