ITALIA
A 39 anni si chiede ancora verità e giustizia
Ustica: "Mattarella, costante impegno per affermare la verità"
Il Presidente Mattarella, nell'anniversario della tragedia di Ustica, si rivolge ancora ai familiari delle 81 vittime e conferma l'impegno per la ricostruzione univoca della vicenda. Proprio i parenti delle vittime chiedono finalmente di sapere chi sganciò il missile che ha abbattuto il DC9 dell'Itavia il 27 giugno di 39 anni fa.
L'aereo abbattuto con un missile militare
Era il 27 giugno 1980, parte da Bologna, dall’aeroporto Guglielmo Marconi, il volo Itavia 870 Bologna-Palermo; sono le 20.08, due ore dopo l’orario previsto. L’arrivo è programmato per le 21.15. Non ci sono problemi: il DC 9 viaggia regolarmente, con a bordo 81 persone, 64 passeggeri adulti, 11 ragazzi tra i due e i dodici anni, due bambini di età inferiore ai 24 mesi e 4 uomini d’equipaggio. Durante il volo non è segnalato nessun problema, ma poco prima delle 21 del DC 9 si perdono le tracce radar. La mattina dopo tutti i giornali riportano notizie della tragedia e si cominciano anche a fare le prime ipotesi sulle cause del disastro. A far cadere l'aereo di linea dell'Itavia, ormai è acclarato, fu un missile sganciato durante uno scontro aereo, una vera e propria battaglia tra velivoli militari di diversi paesi: Francia, Stati Uniti e Libia. Quello che finalmente si sa, dopo 39 anni dalla Strage di Ustica, è che nel cielo italiano si stava svolgendo una guerra segreta, invece quello su cui mai si è riuscito a fare chiarezza, a causa di depistaggi, segreti di Stato e false dichiarazioni, è su chi abbia sganciato materialmente il missile che ha abbattuto l'aereo. Era un missile francese, americano o libico?
La ricerca della verità
I familiari delle vittime oggi più che mai chiedono ancora giustizia e verità. Questa mattina, in occasione del 39^ anniversario della strage di Ustica, il sindaco di Bologna, Virginio Merola, incontra l'Associazione familiari vittime della strage per chiedere ancora una volta a chi detiene documenti utili per comprendere la verità di renderli pubblici.
Rai News 24 invece seguirà in diretta le celebrazioni che si svolgeranno a Bologna.
Fico: "Il senso di comunità impone di perseguire la verità"
"Nelle scorse settimane alla Camera è stata esposta un'opera dal forte valore simbolico: "Memorandum" che l'artista Lamberto Pignotti ha donato al Museo di Ustica di Bologna. Tenere viva la memoria di quella tragedia che si è consumata 39 anni fa è un monito per tutti. Perché l'aspettativa di verità e giustizia per quella strage in cui persero la vita 81 persone non può essere tradita. Restano irrisolti i tanti interrogativi sulle cause e sulle responsabilità. In questi anni c'è stato un impegno tenace da parte dell'Associazione dei familiari delle vittime e le Istituzioni devono continuare a stare al loro fianco". Lo afferma il presidente della Camera Roberto Fico ricorda lo strage di Ustica. "Per questo - prosegue - occorre proseguire nel percorso di verità e di trasparenza che è essenziale per la salute della democrazia. La Camera ha già fatto passi importanti in questa direzione rendendo disponibili numerosi documenti declassificati. Un percorso che prosegue e che ha visto la creazione del portale delle Commissioni parlamentari di inchiesta. Nella stessa prospettiva, serve anche assicurare la massima collaborazione delle autorità di altri Paesi che potrebbero essere coinvolti nella vicenda di Ustica. Per questo ho sottoposto nei mesi scorsi la questione al Presidente dell'Assemblea nazionale francese che, nel ribadirmi il suo impegno, mi ha informato di aver sensibilizzato allo scopo il Ministro della giustizia francese. La Repubblica ha il dovere di perseguire la verità e la giustizia. E' un impegno che dobbiamo onorare perché lo impone il senso stesso di comunità".
Leoluca Orlando: "Una macchia nella storia d'Italia"
"A quasi 40 anni da quella tragica notte, la mancanza di una verità storica e giudiziaria su cosa davvero avvenne e perché, resta una macchia nella storia d'Italia. Oggi sappiamo solo che pezzi importanti dello Stato hanno lavorato attivamente proprio perché verità e giustizia non fossero raggiunte. Ancora una volta siamo vicini ai familiari delle vittime che con grande compostezza e passione civile non hanno mai smesso di essere da sprone per la Magistratura e per lo Stato, perché il loro dolore è il dolore di tutto il Paese". Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Nel capoluogo siciliano, la strage sarà commemorata anche con uno spettacolo teatrale che coinvolge studenti di due licei di Bologna e Palermo che metteranno in scena "DC vero". Un percorso collettivo nato dalle esperienze degli studenti del Corso di Restauro dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, che durante il 2018 hanno realizzato un intervento di conservazione del relitto del DC9 Itavia, custodito nel Museo per la Memoria di Ustica a Bologna. La performance vedrà coinvolti le studentesse e gli studenti del Liceo Scientifico Galilei di Palermo e del Liceo Scientifico Copernico di Bologna, capofila del progetto.