ECONOMIA
Tute blu in piazza
Whirlpool: sciopero generale a Napoli, lavoratori in piazza Dante
Non solo a Napoli. L'alta adesione in tutta Italia allo sciopero nazionale dei metalmeccanici conforta i sindacati sulla riuscita della mobilitazione, la prima 'social' e digitale della storia del sindacato
Al centro della scena i dipendenti di Whirlpool, pochi giorni dopo la chiusura definitiva del sito di via Argine nel quartiere di Ponticelli, unico stabilimento della multinazionale nel sud Italia. Ad inaugurare la protesta sono state le lavoratrici che hanno intonano un grido di battaglia di origine cilena prima di lasciare spazio ai vari interventi sul palco delle Rsu di Whirlpool e delle altre imprese in difficoltà economica. Al fianco dei lavoratori presente in piazza anche una delegazione del Comune di Napoli, capitanata dal vicesindaco Enrico Panini, e l'ex Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino.
La voce del Comune di Napoli
"Questa è una vertenza simbolo per la città che dà il segno di tante altre situazioni di difficoltà - spiega il numero 2 di Palazzo San Giacomo -. Occorre che il Governo faccia il suo mestiere imponendo a chi investe e interviene in Italia di rispettare le nostre norme. La prima regola della nostra costituzione è che la Repubblica è fondata sul lavoro: quindi nessun posto perso, nessun decentramento dell'attività e nessun euro ricevuto deve essere mal speso o dimenticato. Whirlpool - conclude Panini - deve rimanere qui, Napoli e gli operai non mollano".
L'inno delle lavoratrici
"Siamo il grido libero e feroce di lavoratori messi su una croce" già più volte utilizzato nel corso della lunga vertenza, è stato l'inno di lotta cileno, divenuto il canto simbolico della battaglia delle lavoratrici Whirlpool, ad aprire la giornata di mobilitazione. "Siamo gli anticorpi del Paese, resistiamo e lottiamo perché attraverso di noi non si trovi la morte, ma la cura per tutti i lavoratori", ha detto Vincenzo Accurso, Rsu Uilm, intervenendo dal palco di piazza Dante a nome dei lavoratori Whirlpool. "La multinazionale non può decidere per il nostro futuro, Whirlpool non si libererà facilmente di noi". Il presidio degli operai nella fabbrica di via Argine, in corso dal 1 novembre, "proseguirà 24 ore su 24 con un'assemblea permanente per far capire quanto è importante questa vertenza, non solo per i lavoratori Whirlpool ma per tutto il Paese. Il governo non si sottragga rispetto agli impegni presi".
Tibaldi (Fiom): "Classe operaia dimostra intelligenza"
"In questa giornata straordinaria in cui si sono svuotate le piazze, a Napoli arriva la notizia che anche lo stabilimento Whirlpool di Varese è vuoto, perché lo sciopero di oggi, la lotta della Whirlpool dimostrano ancora una volta che la classe operaia non è solo essenziale per quello che fa, ma è essenziale per l'intelligenza che sa dimostrare" Lo ha detto Barbara Tibaldi, segretaria nazionale della Fiom. "Le lavoratrici e i lavoratori della Whirlpool - ha aggiunto - si stanno fermando perché sanno che le loro ragioni possono servire a cambiare il Paese e il rapporto fra politica e multinazionali che ci stanno scippando tutte le competenze industriali. Quindi la loro è una lotta per il futuro di se stessi e degli altri". "E quando è così i cuori sono alti e ciò succede quando il coraggio è unito all'intelligenza che la classe operaia oggi, ancora una volta, dimostra".
Re David (Fiom Cgil): "Inaccettabile che accordo non venga rispettato
"Ricordiamoci che l'Italia è il secondo paese manifatturiero nel mondo e che però da anni le politiche industriali sono state fatte dalle multinazionali. È il caso di Whirlpool, che ha preso un accordo con sindacati e governo, che ovviamente non prevedeva la chiusura, ha comprato Indesit, ma dopo 5 mesi dall'aver preso i soldi decide di chiudere Napoli. Questo non è accettabile, e non è accettabile che il governo non faccia rispettare il contratto che è in essere". Lo sottolinea la segretaria generale della Fiom Cgil, Francesca Re David, parlando a piazza dell'Esquilino a Roma in occasione dello sciopero di 4 ore dei metalmeccanici.
Furlan (Cisl): "Ora riaprire tavolo sul contratto"
"L'alta adesione allo sciopero e la grande partecipazione oggi in tante piazze dei lavoratori metalmeccanici, nel rispetto delle norme sulla sicurezza, è stato un segnale importante e chiaro a Federmeccanica: bisogna recuperare il tavolo di trattativa e tornare a confrontarsi con senso di responsabilità sul tema del rinnovo contrattuale perché solo con una contrattazione moderna si può affrontare questa fase difficile di necessaria trasformazione in tutti i settori del mondo del lavoro". Lo ha sottolineato la Segretaria generale Cisl, Annamaria Furlan. "Non c'è in ballo solo il problema del rinnovo del contratto nazionale. Ci sono decine di vertenze aperte, a cominciare dalla situazione grave della Whirlpool, che attendono ora una risposta ed un intervento risolutivo dal Governo. Noi non ci rassegniamo al declino industriale del paese. La nostra battaglia continua e saremo sempre al fianco delle categorie e dei lavoratori per garantire l'occupazione, tutelare i salari, tenere aperte le aziende, far ripartire il paese"