MONDO
Era l'otto marzo 2014
Aereo scomparso: è passato un mese tra misteri, speranze e disperazione
Continuano senza sosta le ricerche nell’Oceano indiano dove il velivolo si sarebbe inabissato. L’attenzione è concentrata in particolare sui segnali che potrebbero provenire dalle scatole nere, captati negli ultimi giorni
Perth (Australia)
È passato un mese esatto dalla scomparsa del Boeing 772-200 Er della Malaysia Airlnes, partito Kuala Lumpur e diretto a Pechino. A bordo 239 persone, la maggior parte di nazionalità cinese.
Continuano senza sosta le ricerche nell'area dell'Oceano Indiano dove il velivolo si sarebbe inabissato. L’attenzione è concentrata in particolare sui segnali provenienti presumibilmente dalle scatole nere, captati negli ultimi giorni. Se saranno localizzati con precisione sul fondale verrà inviato un sottomarino comandato a distanza alla ricerca del relitto.
Ieri l'Australia ha annunciato di avere captato nuovi segnali acustici "compatibili" con gli ultrasuoni emessi dalle scatole nere. Si tratta di una possibile svolta nelle ricerche che rischia però di non andare a buon fine se, dopo oltre trenta giorni di immersione, le presunte scatole nere smetteranno di emettere i loro segnali.
"Occorre che continuiamo la ricerca per parecchi giorni, fino a quando non vi sarà più alcun dubbio che le batterie dei segnalatori di bordo del Boeing si sono spente" ha spiegato il tecnico australiano responsabile delle operazioni Angus Houston. "Fino a quel momento non impiegheremo il sommergibile". Quest'ultimo in origine si sarebbe dovuto inabissare già oggi.
Una volta fuori uso, le scatole nere potrebbero comunque tecnicamente essere ritrovate grazie ai sonar montati sulle navi impegnate nella ricerca. Ma non è ancora certo che quei segnali siano davvero relativi all’aereo scomparso.
Resta il mistero a un mese dalla scomparsa
Definita un mistero "senza precedenti", la scomparsa del volo è avvenuta con una successione di eventi che farebbero pensare a una deliberata azione di dirottamento; l'ultima rivelazione, annunciata dalla Cnn, riguarda l'abile aggiramento dello spazio aereo indonesiano dopo l'improvvisa virata dalla rotta originaria. Le indagini sui passeggeri non hanno però evidenziato alcun sospettato di terrorismo. La dinamica del volo - a partire dallo spegnimento manuale dei sistemi di comunicazione - fa presupporre un'elevata competenza da parte di chi controllava l'aereo in quel momento. Anche per questo, gli investigatori continuano a indagare in particolare sui due piloti, senza però avere finora in mano niente di certo.
Continuano senza sosta le ricerche nell'area dell'Oceano Indiano dove il velivolo si sarebbe inabissato. L’attenzione è concentrata in particolare sui segnali provenienti presumibilmente dalle scatole nere, captati negli ultimi giorni. Se saranno localizzati con precisione sul fondale verrà inviato un sottomarino comandato a distanza alla ricerca del relitto.
Ieri l'Australia ha annunciato di avere captato nuovi segnali acustici "compatibili" con gli ultrasuoni emessi dalle scatole nere. Si tratta di una possibile svolta nelle ricerche che rischia però di non andare a buon fine se, dopo oltre trenta giorni di immersione, le presunte scatole nere smetteranno di emettere i loro segnali.
"Occorre che continuiamo la ricerca per parecchi giorni, fino a quando non vi sarà più alcun dubbio che le batterie dei segnalatori di bordo del Boeing si sono spente" ha spiegato il tecnico australiano responsabile delle operazioni Angus Houston. "Fino a quel momento non impiegheremo il sommergibile". Quest'ultimo in origine si sarebbe dovuto inabissare già oggi.
Una volta fuori uso, le scatole nere potrebbero comunque tecnicamente essere ritrovate grazie ai sonar montati sulle navi impegnate nella ricerca. Ma non è ancora certo che quei segnali siano davvero relativi all’aereo scomparso.
Resta il mistero a un mese dalla scomparsa
Definita un mistero "senza precedenti", la scomparsa del volo è avvenuta con una successione di eventi che farebbero pensare a una deliberata azione di dirottamento; l'ultima rivelazione, annunciata dalla Cnn, riguarda l'abile aggiramento dello spazio aereo indonesiano dopo l'improvvisa virata dalla rotta originaria. Le indagini sui passeggeri non hanno però evidenziato alcun sospettato di terrorismo. La dinamica del volo - a partire dallo spegnimento manuale dei sistemi di comunicazione - fa presupporre un'elevata competenza da parte di chi controllava l'aereo in quel momento. Anche per questo, gli investigatori continuano a indagare in particolare sui due piloti, senza però avere finora in mano niente di certo.