La crisi
Afghanistan: partiti tutti gli italiani, decollato da Kabul l'ultimo C-130
Il capo del Comando centrale Usa: "Ci prepariamo ad altri attacchi Isis a Kabul". Nell'attentato di ieri all'aeroporto, 200 vittime tra cui 13 soldati Usa. Bandiere a mezz'asta al quartier generale della Nato. Biden: "Colpiremo con forza". il ministro della Difesa, Guerini: evacuate 5.011 persone, lavoro eccezionale
In tarda serata, atterrati all'aeroporto di Fiumicino i due voli attesi. A bordo di entrambi, un centinaio di persone. Si tratta degli ultimi aerei dell'Aeronautica Militare in volo verso l'Italia per il completamento dell'evacuazione dall'Afghanistan di ex collaboratori afghani insieme con le loro famiglie, giornalisti, personale diplomatico e militare. Domani mattina, intorno alle 8, è previsto l'arrivo di un terzo velivolo con gli ultimi 58 afghani evacuati da Kabul.
La strage all'aeroporto di Kabul
Almeno 200 persone sono rimaste uccise ieri in seguito all'attentato Isis all'aeroporto di Kabul. Tra le vittime 13 soldati Usa e 187 civili, tra cui tre cittadini britannici. Un kamikaze, nel pomeriggio italiano, si era fatto saltare in aria tra la folla che preme all'esterno dello scalo da giorni per riuscire a salire su uno degli ultimi voli di evacuazione. In mattinata, l'allarme degli 007, che indicavano come "imminenti" attentati contro l'aeroporto per mano dell'Isis. Tra le vittime dell'attacco c'è anche il giornalista Alireza Ahmadi, uno dei fondatori e reporter dell'agenzia di stampa afghana Raha. Lo riferito la stessa Raha. Su Facebook aveva scritto di aver venduto 60 libri per 50 afghani, pari a 60 centesimi, prima di partire, ricordano i suoi colleghi sui social. Repubblica scrive che doveva partire con l'ultimo volo per Roma.
Le lacrime di Biden
Queste sono le ore delle lacrime del presidente Usa, Joe Biden, che promette: "Colpiremo con forza". Parole risuonate durante il discorso alla nazione di ieri sera. La sua decisione di porre fine alla guerra più lunga d'America è stata guidata, ha detto più volte, dalla determinazione a non sacrificare nemmeno un altro membro dell'esercito per una causa che non è più nell'interesse degli Stati Uniti. Non è andata così. Il ritiro in atto ha provocato le prime vittime americane in Afghanistan in 18 mesi.
I militari americani rimasti feriti nell'attentato di ieri sono intanto arrivati in Germania: lo ha detto il generale Hank Taylor dello Stato maggiore congiunto, precisando oggi pomeriggio, nel corso di un punto stampa al Pentagono, che si è trattato di un solo attacco suicida e non di due, come era stato riferito ieri. "Alle 17:40 ora di Kabul c'è stata l'esplosione di un kamikaze proprio fuori da Abbey Gate seguita da fuoco diretto ... Fuori appena a nord di quel gate... In questo momento sappiamo che c'era gente che sparava e uno con un giubbotto esplosivo" ha spiegato, precisando che il kamikaze è esploso proprio davanti ad Abbey Gate; che il Pentagono non conosce la posizione esatta; ma che la deflagrazione è stata seguita da un fuoco diretto da un luogo sconosciuto e da un numero di persone ancora non chiaro.
Taylor ha fatto sapere, infine, che nelle ultime 24 ore sono stati evacuati oltre 300 americani. Sono invece 5.400 le persone che attendono all'aeroporto di Kabul. Il portavoce del Pentagono, John Kirby, nel corso del medesimo punto stampa ha riconosciuto che "chiaramente ci sono migliaia" di prigionieri dell'Isis-K che sono stati rilasciati a causa del ritiro delle truppe Usa.
Intanto, i talebani affermano di aver preso il controllo di parti dell'aeroporto di Kabul, ma il Pentagono smentisce seccamente.
Si attendono altri attacchi terroristici da parte dell'Isis, che potrebbero includere l'uso di autobombe e razzi contro l'aeroporto di Kabul. Biden e la vicepresidente, Kamala Harris, sono stati avvertiti questa mattina dal team della sicurezza nazionale "che è probabile un altro attacco terroristico a Kabul". Un funzionario della Casa Bianca, citato da Cnn, ha affermato che Washington sta adottando "misure massime di protezione all'aeroporto".
Bandiere Nato a mezz'asta
"Le bandiere di tutti e 30 gli Alleati sono a mezz'asta al quartier generale della Nato, dopo il terribile attacco terroristico all'esterno dell'aeroporto di Kabul. Piangiamo tutte le vittime. Onoriamo il personale Usa che ha perso la vita per mettere in salvo altri: non sarà mai dimenticato" ha scritto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, su Twitter.
Dall'Europa alla Cina, dalla Turchia e dalla Russia arrivano parole di ferma condanna per quello che i più definiscono un attentato "abominevole", si moltiplicano gli appelli affinché l'occidente "combatta unito" il terrorismo.
"Dovremmo vigilare affinché il Paese non torni a essere un rifugio sicuro per il terrorismo e concordare a livello internazionale una strategia per gestire l'impatto migratorio" dall'Afghanistan e a Lavrov ho sottolineato l' "importanza di giungere a un approccio internazionale unitario perché solo un'azione globale potrà essere efficace nei confronti delle nuove autorità di Kabul" ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nel corso di un punto stampa congiunto alla Farnesina con il suo omologo russo, Sergei Lavrov, oggi a Roma per partecipare al G20.
E' intanto partito da Kabul l'ultimo C-130 italiano del ponte aereo allestito per mettere in salvo i profughi. Sul volo, il console Claudi, l'ambasciatore Pontecorvo e tutti i militari italiani.
Guerini: evacuate 5.011 persone, lavoro eccezionale
"Evacuate 5.011 persone di cui 4.890 cittadini afghani grazie ad Aquila Omnia, tra di loro 1.301 donne e 1.453 bambini. Le Forze Armate italiane, con questa operazione molto delicata e complessa sin dalle fasi iniziali,hanno svolto un eccezionale lavoro garantendo il ponte aereo che, dopo l'aggravarsi della crisi politico e sociale in Afghanistan, ha portato in Italia un numero di persone ben superiore a quello previsto inizialmente". Lo ha detto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, dopo il decollo da Kabul dell'ultimo volo con a bordo 58 cittadini afghani.
Biden: "Risponderemo con forza"
Risponderemo "con forza e precisione" in Afghanistan, ha detto Biden. Il presidente Usa in lacrime ieri nel suo discorso tv: "Ve la faremo pagare: siamo pronti a inviare altre truppe se necessario e l'evacuazione va avanti", ha assicurato.
Con i voli delle ultime 24 ore è stato superato il muro delle 100mila persone evacuate da Kabul dal 14 agosto, in uno dei ponti aerei più grandi della storia. Lo riferisce la Casa Bianca, ricordando che dal giorno dell'entrata dei talebani nella capitale afghana sono state portate via 100.100 persone.
Ad Abbey Gate pochi attimi prima dell'esplosione: il reportage da Kabul di Lucia Goracci
"Non è giorno per la politica". Questo il commento della Casa Bianca alle richieste di dimissioni da presidente di Joe Biden lanciate dal suo predecessore, Donald Trump. "Questo è il giorno in cui dodici militari americani sono rimasti uccisi - ha commentato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki - non è giorno per la politica e noi ci aspettiamo che ogni americano, eletto o no, stia al nostro fianco nel compito di trovare e colpire gli assassini, ovunque essi vivano. E per onorare la memoria dei nostri militari. Questo è il significato di questa giornata".
La Casa Bianca ha chiarito le parole di Joe Biden riguardo quel "verremo a prendervi e ve la faremo pagare". La portavoce ha spiegato che non si tratta d'inviare di nuovo migliaia di soldati. "Ciò di cui stiamo parlando - ha spiegato Jen Psaki - è vendicare quelle morti provocate dai terroristi. Non parliamo di mandare decine di migliaia di soldati di nuovo in Afghanistan per una guerra senza fine che abbiamo combattuto per vent'anni". La portavoce ha inoltre ribadito che Biden "non ha mai considerato di cambiare la scadenza del 31 agosto". "Il presidente - ha aggiunto - ha dato ascolto al consiglio dei comandanti, che continuano a ritenere essenziale andare via entro la scadenza. Questo è il loro consiglio".
"Condanno questo orrendo, vile attacco contro persone inermi che cercano la libertà . Ringrazio tutti gli italiani che si prodigano in questo straordinario sforzo umanitario per salvare i cittadini afghani" ha dichiarato il presidente del Consiglio Mario Draghi. Draghi ha incontrato ohhi a palazzo Chigi il ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergey Lavrov. Al centro dei colloqui la situazione in Afghanistan.
"Coraggiosi soldati statunitensi sono stati uccisi e feriti oggi all'aeroporto di Kabul offrendo l'estremo sacrificio salvando vite. Le mie più sentite condoglianze alle loro famiglie e al segretario della Difesa Usa Austin. L'Italia sta saldamente con gli Stati Uniti d'America". Lo scrive su Twitter il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.
Quattro calciatrici afghane arrivate in Italia
Questa mattina sono sbarcate a Fiumicino anche quattro calciatrici della squadra femminile di Herat. Lo si apprende a Firenze dalla ong Cospe che ha seguito tutte le fasi insieme alle autorità italiane attive sul posto. Con loro ci sono l'allenatore e i familiari tra cui bimbi. Il gruppo è di 15 persone. Altre componenti della squadra non ce l'hanno fatta ad arrivare nella capitale, altre non sono partite da Herat, alcune ben prima dell'occupazione di Kabul da parte dei talebani erano emigrate in Iran.
La polizia di frontiera pakistana ha aperto il fuoco - scrive l'Agi - contro una decina di afghani che stavano cercando di passare illegalmente la frontiera, vicino al valico di Torkham, nel Nord-Ovest del Pakistan. Secondo fonti dell'agenzia russa Ria Novosti sono state uccise tre persone.
La Gran Bretagna è entrata nell'ultima fase dell'operazione di evacuazione e nessun altro verrà convocato all'aeroporto per lasciare il Paese, ha reso noto il ministro della Difesa Ben Wallace."È un profondo dispiacere che non riusciremo a evacuare tutti in questa fase", ha detto Wallace a Sky News aggiungendo che la missione è nelle sue "ore" conclusive dopo la chiusura del centro di smistamento dell Baron Hotel, nei pressi dell'aeroporto di Kabul "alle 4:30 di stamattina, ora di Londra", e alla stessa ora "sono stati chiusi gli ingressi all'Abbey Gate". "Gestiremo le persone che abbiamo portato con noi, i circa 1.000 all'aeroporto e cercheremo un modo di continuare a trovare le persone tra la folla dove possiamo, ma la parte generale della selezione è chiusa adesso ed è questione di ore".
Il governo australiano ha terminato le operazioni di evacuazione in Afghanistan, spiegando che le sue truppe hanno lasciato il Paese prima del doppio attacco avvenuto ieri all'aeroporto di Kabul. "Posso confermare che non molto tempo prima dell'attacco le truppe australiane e il resto del nostro personale erano in marcia e fuori da Kabul", ha annunciato il ministro della Difesa Peter Dutton. L'Australia ha evacuato un totale di 4.000 persone su 29 voli delle forze armate del Paese da quando i talebani hanno preso il controllo della capitale afghana a metà agosto, ha confermato il ministro.
Durante un'intervista alla Cnn, il capo del Governo albanese ha affermato che la Costituzione afferma chiaramente che "la casa albanese appartiene a Dio e all'ospite", sottolineando che chiunque volesse ha la possibilità di residenza permanente. Rama ha confermato che in Albania arriveranno 4mila afgani.
Il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha smentito che il gruppo abbia subito perdite nell'attacco di ieri all'aeroporto di Kabul. Parlando alla Bbc ha dichiarato: "Non abbiamo subito perdite. L'incidente è avvenuto in una zona che è controllata dalle forze americane". Una dichiarazione che contraddice quanto riportato da Reuters citando una fonte telabana che parlava di 28 membri del movimento ucciso nel doppio attentato rivendicato dall'Isis.
La commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, chiede ai Paesi Ue di sottoporre i rifugiati afghani all'ingresso all'Unione a uno screening sulla sicurezza per mitigare i rischi di terrorismo. L'Europa "deve assicurarsi di non accogliere persone che potrebbero rappresentare una minaccia alla sicurezza per l'Unione europea", ha affermato Johansson in una dichiarazione a Politico.