Allerta 2 fino alla mezzanotte di domani
Alluvione Genova, cresce la rabbia. Sindaco contestato. Renzi: "2 miliardi da spendere per l'Italia"
"Siamo stati lasciati soli" hanno gridato i genovesi che in via Bobbio hanno creato delle barricate per protesta contro il ritardo dei soccorsi; contestato dai commercianti il Sindaco durante un sopralluogo. Intanto sale il bilancio dei danni, stimati in 300 milioni. In ginocchio anche il Levante e l'entroterra. Renzi: "2 miliardi fermi per ritardi burocratici da spendere per Genova e per l'Italia"
Resta preoccupante per le pessime previsioni meteo la situazione a Genova e nei comuni vicini, colpiti dall'alluvione che nel capoluogo ha ucciso l'infermiere Campanella. L'allerta 2 è stata prorogata fino alle 24 di lunedì ed intanto esplode la rabbia dei genovesi. Il sindaco Doria è stato duramente contestato dai commercianti durante un sopralluogo nel centro storico. "Vai a casa hanno urlato", "Prendi la pala e pulisci". Esasperati i negozianti che hanno perso tutto e puntano il dito contro l'amministrazione: "Pagliacci, ancora parlate, dimezzatevi gli stipendi" e tra le accuse anche la richiesta: "Fate qualcosa".
La rabbia dei cittadini era già esplosa sabato sera in via Bobbio, nei pressi dello stadio di Marassi. "Ci avete lasciato soli" e per protestare contro il ritardo nei soccorsi hanno costruito delle barricate con delle masserizie alluvionate. A spalare il fango e a ripulire i quartieri devastati tanti volontari, soprattutto giovani - una ragazza di 27 anni ha avuto un malore ed è ricoverata - che hanno lavorato incessantemente. Da due giorni - dopo aver ripulito cantine, negozi e case - i cittadini aspettavano i camion della spazzatura per portare via tutto il materiale raccolto ma ancora "non è arrivato nessuno". Dopo una mediazione con le forze dell'ordine è tornata la calma e sul posto sono arrivate due ruspe.
Danni e disagi anche nel Levante e nell'entroterra dove sono esondati l'Entella e il Lavagna. E dopo i violenti temporali ora c'è il rischio frane.
Il sindaco Doria: "Le dimissioni? Posso anche pensarci"
"Le dimissioni? Posso anche pensarci": lo dice, dopo le contestazioni, il sindaco Doria aggiungendo: "Se fossi sicuro che le mie dimissioni accelerassero le procedure per gli interventi lo farei anche subito". Intanto sarà sospeso il pagamento di Tasi, Imu e Tari per i cittadini alluvionati.
300 milioni di danni
Sale il bilancio dei danni, ora stimati in 300 milioni: 200 per strutture pubbliche, ha detto il governatore Burlando, oltre 100 per quelle private, dicono le associazioni di categoria. "Avevamo appena finito di pagare per i danni del 2011 - dice il titolare di una officina nel quartiere di Marassi - e adesso dobbiamo ricominciare tutto da capo". La Regione ha chiesto lo stato d'emergenza.
Renzi: per Genova e per l'Italia 2 miliardi fermi per ritardi burocrazia
Intanto Matteo Renzi annuncia su Facebook che per Genova e per l'Italia il governo utilizzerà 2 miliardi fino ad ora non spesi a causa di ritardi della burocrazia.
Cardinale Bagnasco: "Lo Stato non si nasconda"
Nuovo intervento del cardinale Angelo Bagnasco contro le burocrazie che bloccano gli interventi. "Nessuno deve vedere lo Stato distratto e lento rifugiarsi dietro il primato delle responsabilità, dietro un'inaccettabile e macchinosa burocrazia che per assicurare legalità e trasparenza fa affondare nel fango chi ha perso tutto". E ha aggiunto: "È giusto e doveroso che queste persone possano contare su aiuti adeguati e tempestivi, senza procedure lente e complicate, inutili in situazioni difficili come questa. Altrimenti la vita non riprende".
La solidarietà del Papa
Il cardinale Angelo Bagnasco, che ha lasciato il Sinodo per recarsi nella sua diocesi, ha ricevuto anche la telefonata del Papa. "Eravamo per strada, con i miei collaboratori, e gentilmente il Papa si è informato della situazione", ha detto Bagnasco ai microfoni di Radio Vaticana. "Lui era stato già informato, glielo avevo già detto ieri sera, prima di partire da Roma, e stamattina ha richiamato paternamente. Si è informato, ha assicurato la sua vicinanza, la sicurezza della preghiera e della sua benedizione. È stato molto caro". Quale prima risposta alle necessità della popolazione di Genova, la Cei ha stanziato un milione di euro dai fondi dell'otto per mille.
Gabrielli: "Ci sono stati errori di valutazione"
Sabato a Genova è arrivato il capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli per fare il punto della situazione in un vertice in Prefettura con il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il sindaco di Genova e il governatore della Liguria. "Sono stati fatti errori di valutazione sulle previsioni, qualcuno ha sbagliato" ma, ha ammonito, "non crocifiggiamo i previsori". Le previsioni, ha spiegato "sono frutto di valutazione e molto spesso scontano eventi che non necessariamente sono prevedibili". Se ci sono delle responsabilità "verranno accertate, visto che ci sono anche delle inchieste in corso ma sarebbe un grande errore disperdere il sistema di protezione civile che dal 2011 a oggi Genova ha costruito, coinvolgendo istituzioni e cittadini".
Arrestati 14 sciacalli
Le forze dell'ordine stanno effettuando giorno e notte servizi di controllo nelle zone più devastate per evitare atti di sciacallaggio. Dall'inzio dell'emergenza sono 14 gli sciacalli arrestati, sorpresi a rubare prodotti dai negozi alluvionati.