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MONDO

Mattarella: "Rappresentava il futuro dell'Europa"

Attentati Parigi, il padre di Valeria Solesin: "Nostra figlia è morta"

Lo ha confermato anche la Farnesina. La giovane veneziana si trovava al teatro Bataclan dove è avvenuto uno degli attentati che venerdì hanno insaguinato Parigi. La procura di Roma ha aperto una inchiesta. 132 vittime degli attentati

Valeria Solesin
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Parigi "Nostra figlia è morta". Lo ha detto lapidario Alberto Solesin, il padre di Valeria, la studentessa veneziana presente al teatro Bataclan di Parigi, dove è avvenuto uno degli attacchi che hanno insaguinato venerdì scorso la capitale francese. I genitori sono usciti per pochi minuti dalla loro abitazione a San Marcuola, nel centrale sestiere di Cannaregio e hanno parlato con alcuni giornalisti. La conferma della morte della ragazza è arrivata anche dalla Farnesina. Il console italiano Andrea Cavallari, davanti all'obitorio a Parigi, ha spiegato che "non risultano al momento altri italiani morti, anche se i controlli continuano. C'è invece un'italiana ferita, si chaiama Laura Apolloni, ed è in questo momento ricoverata ma in buone condizioni". La procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte di Valeria e accertamenti sul ferimento dei due cittadini residenti a Senigallia. 

La madre: "Era una persona meravigliosa"
"Era una persona meravigliosa e l'unica cosa che ci preme ricordare di lei in questo momento". Lo ha detto Luciana Milani, madre di Valeria Solesin. "Ricordate - ha detto ai giornalisti  - che era una persona, un cittadina, una studiosa meravigliosa"."Ci mancherà molto e credo, visto  il percorso che stava facendo, che manchera' anche al nostro Paese per le doti che aveva" ha aggiunto la donna.

Mattarella: "Valeria rappresentava il futuro dell'Europa"
Commozione e cordoglio sono stati espressi dal presidente della Repubblica Mattarella in un messaggio inviato ai genitori della ragazza. Per il capo dello Stato Valeria era 'figlia d'Italia e figlia d'Europa'. "E' stata uccisa da mano barbara - ha scritto - fomentata dal fanatismo e dall'odio contro la nostra civiltà, i suoi valori di democrazia, di libertà e di convivenza. Valeria è stata uccisa, insieme a tanti altri giovani, perché rappresentava il futuro dell'Europa, il nostro futuro. Insieme ai Paesi amici - ha aggiunto ancora Mattarella - risponderemo con intransigenza a questa micidiale sfida di sopraffazione e morte. Come durante gli anni del terrorismo interno, lo faremo senza far venir meno le ragioni del diritto e della giustizia che fondano la nostra civiltà, ma con determinazione". 

Renzi: "Parlato con i genitori di Valeria"
A margine dei lavori del G20 in Turchia il premier Renzi ha riferito di avere parlato al telefono con i genitori di Valeria ai quali ha espresso la propria vicinanza e quella del governo. "Studieremo insieme - ha detto - il modo di ricordarla". 

Il bilancio per ora è di 132 vittime
Valeria dunque è una delle 132 vittime, a cui si aggiungono 349 feriti, di cui 96 in gravi condizioni. Il premier francese Manuel Valls ha fatto sapere che sono state identificate 103 vittime. "Ne mancano 20 o 30 e saranno identificati nelle prossime ore" ha detto il premier.

Tra i morti ci sarebbero anche cittadini tunisini, belgi, spagnoli, portoghesi, turchi, cileni, britannici e americani. Ma risalire alle identità non è semplice, anche perché molti al teatro Bataclan, dove sono morte 89 persone avevano lasciato borse e cappotti all’esterno della sala.  

Tra i terroristi tre fratelli, uno è in fuga
E mentre la Francia si stringe nella commozione, le indagini continuano. Tra gli autori dei terribili attentati c'erano due francesi che avevano abitato a Bruxelles - uno nel quartiere di Molenbeek - e che "sono morti" a Parigi. Lo ha annunciato la procura federale belga. Sono dunque 3 su 7 i terroristi cittadini francesi finora identificati. Tra i terroristi tre sarebbero fratelli, uno morto negli attacchi e uno in fuga e ricercato dalla polizia. 
 
Il giallo dei passaporti
Si cerca intanto di capire come siano stati pianificati gli attacchi, realizzati con estrema "freddezza" da tre squadre di terroristi in azione, coordinatissime. Dagli Usa arriva una notizia che potrebbe frenare il dibattito già dilagato in Europa sul tema dell'accoglienza dei rifugiato. È probabile, infatti, che sia falso il passaporto siriano trovato accanto a uno dei kamikaze entrati in azione allo Stade de France a Parigi. "Il documento non contiene i numeri corretti per un passaporto legittimo e la foto non coincide con il nome", afferma lo 007 Usa alla Cbs.

Novità anche sul passaporto egiziano trovato nei pressi dello Stade de France. "Appartiene a uno dei feriti" e non dunque all'attentatore, ha detto l'ambasciatore d'Egitto in Francia, Ihab Badawi, citato da al Ahram. "Il passaporto è di Waleed Abdel-Razzak" ferito nell'attentato.

Ritrovata la seconda auto usata dai terroristi
Proprio questa mattina, inoltre, è stata ritrovata anche la Seat nera, a Montreuil, la seconda auto utilizzata dai terroristi. A differenza della Polo nera usata dai 3 che hanno massacrato 89 persone al Bataclan per poi farsi saltare in aria, sarebbe stata usata da un terzo gruppo di attentatori. I membri del commando, armati di Kalashnikov, hanno aperto il fuoco alle 21,30 contro il caffè Bonne Biere a Rue Fontaine e solo pochi minuti dopo a Rue de Charonne contro il Belle Equipe, per poi darsi alla fuga.

Svelata l'dentità del terrorista francese
Intanto è stata svelata l'identità del terrorista francese entrato in azione al Bataclan, si tratta del 29enne Omar Ismail Mostefai, macchiatosi di crimini comuni prima di convertirsi al'islam radicale. Mostefai è stato identificato grazie all'impronta digitale del dito indice, unico porzione del suo copro rimasta intatta dopo che ha azionato il giubetto esplosivo che celava sotto i vesti.

Gli inquirenti stanno cercando di scoprire se abbia viaggiato in Siria per addestrarsi ed unirsi ad Isis. Sette suoi familiari sono stati arrestati, tra questi anche il padre ed il fratello.

Venerdì riunione straordinaria ministri Interni Ue
Venerdì 20 si terrà una riunione straordinaria dei ministri dell'Interno Ue per "rafforzare la risposta europea" agli attentati di Parigi. Lo annuncia la presidenza lussemburghese di turno dell'Ue che ha convocato il Consiglio interni "di concerto con le autorità francesi". In vista dell'incontro si intensificheranno i contatti tra i 28.
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