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ECONOMIA

Ripresa a rischio

Banca Mondiale: Brexit e protezionismo Usa mettono a rischio la crescita economica globale

Tagliate le stime di crescita di Ue, Usa e dell'economia globale

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Ancora un allarme per la crescita dell'economia globale. Questa volta arriva dalla Banca Mondiale, che individua nella Brexit e nella retorica protezionistica negli Stati Uniti i pericoli principali, sottolineando che i rischi al ribasso per la ripresa sono più pronunciati.

La Banca Mondiale definisce la crescita del 2016 ''insipida'': il pil si espanderà solo del 2,4%, meno del 2,9% stimato in gennaio. Nel 2017 però accelererà salendo al 2,8%, sotto il 3,1% inizialmente previsto.

Nel dettaglio, la Banca Mondiale rivede al ribasso le stime di crescita degli Stati Uniti, che cresceranno quest'anno dell'1,9%, meno del 2,7% precedentemente stimato. Limata al ribasso anche la crescita dell'area euro: il pil del 2016 crescerà dell'1,6% a fronte dell'1,7% inizialmente stimato.

Non va meglio ai paesi esportatori di petrolio. Nonostante la recente ripresa delle quotazioni del greggio, i prezzi del petrolio dovrebbero attestarsi in media a 41 dollari al barile quest'anno, ovvero dieci dollari in meno rispetto alle attese di gennaio. E le conseguenze si fanno sentire sulla ripresa: per i paesi emergenti esportatori di petrolio è prevista una crescita dello 0,4%, ovvero l'1,2% in meno rispetto a gennaio.

In alcuni paesi esportatori e in alcune economie emergenti il ''credito al settore privato è ora vicino ai livelli minimi associati in passato a episodi di stress finanziario'', afferma la Banca Mondiale.

''A otto anni dall'inizio della crisi finanziaria negli Stati Uniti, l'economia globale sembra intrappolata in una bassa crescita'' mette in evidenza l'istituto di Washington, secondo la quale la ripresa nelle maggiori economie avanzate è ferma.

Contemporaneamente viene confermata la stima della crescita cinese nel 2016 a +6,7% e una brusca frenata è uno scenario con basse probabilità.

Per il Brasile, invece, la previsione indica per quest'anno una contrazione dell'economia del 4%.
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