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ECONOMIA

Banche

Camera, ok definitivo a commissione inchiesta. Intesa disponibile a rilevare attività banche venete

Intanto il cda di Intesa ha deliberato all'unanimità la disponibilità a rilevare certe attività e passività facenti capo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca per un prezzo "simbolico"

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Sì definitivo ed unanime dell'Aula della Camera alla istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario. Il provvedimento istitutivo è stato approvato a Montecitorio con 426 sì, nessun no e tre astenuti.

La commissione - che come tutte quelle d'inchiesta avrà i poteri propri dell'autorità giudiziaria con i commissari che saranno vincolati al segreto - sarà costituita da venti senatori e da venti deputati nominati dai presidenti delle Camere e sarà chiamata a verificare, con attenzione particolare alla tutela dei risparmiatori, gli effetti sul sistema bancario italiano della crisi finanziaria globale e le conseguenze dell'aggravamento del debito sovrano.

Ancora, la commissione dovrà occuparsi di verificare la gestione di quegli istituti bancari coinvolti in situazioni di crisi o di dissesto e destinatari anche in forma indiretta di risorse pubbliche o posti in risoluzione. Il nuovo organismo - che avrà a disposizione un anno dalla sua costituzione, e comunque entro la fine di questa legislatura, per portare a compimento i suoi lavori - si occuperà fra l'altro di valutare l'efficacia delle attività di vigilanza sul sistema bancario e sui mercati finanziari, verificando quanto sia stato fatto ai fini della prevenzione e gestione delle crisi bancarie. Nello specifico, sugli istituti bancari la commissione sarà chiamata a valutare un'ampia serie di aspetti che vanno dalle operazioni in conflitto di interesse alla correttezza delle pratiche adottate, con particolare riferimento al collocamento presso i piccoli risparmiatori di prodotti ad alto rischio. Verranno verificate le modalità di raccolta della provvista e gli strumenti utilizzati; i criteri di remunerazione dei manager e la realizzazione di operazioni con parti correlate suscettibili di conflitto di interesse; la correttezza del collocamento presso il pubblico, con riferimento ai piccoli risparmiatori e investitori non istituzionali, dei prodotti finanziari, soprattutto quelli ad alto rischio, e con particolare riferimento alle obbligazioni bancarie. Ancora, per quanto riguarda i rapporti con le imprese verranno valutate le forme di erogazione del credito a imprenditori di particolare rilievo e la diffusione di pratiche scorrette di abbinamento tra erogazione del credito e vendita di azioni o altri strumenti finanziari della banca.

I risultati dell'inchiesta (la commissione avrà a disposizione per il suo funzionamento un budget di 150mila euro, equamente ripartito tra Senato e Camera e che potrà essere incrementato, in caso di necessità, del 30%) verranno presentati alle Camere con una relazione, nella quale verrà illustrata anche l'attività svolta.

Intesa disponibile a rilevare attività banche venete 
Il cda di Intesa ha deliberato all'unanimità la disponibilità a rilevare certe attività e passività facenti capo alla Banca Popolare di Vicenza e a Veneto Banca. Lo si legge in una nota in cui si precisa che sono esclusi dal perimetro dell'eventuale acquisizione i crediti deteriorati, quelli in bonis ad alto rischio, le obbligazioni subordinate, nonché partecipazioni e rapporti giuridici considerati non funzionali. Intesa esclude aumenti di capitale e prevede il pagamento "di un corrispettivo simbolico"
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