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ECONOMIA

Sistema bancario

Banche: in Senato bozza commissione d'inchiesta, faro su istituti in crisi e vigilanza

Un anno di tempo per verificare 'la gestione' delle banche in crisi o finite sotto l'ombrello pubblico, compresi i criteri di remunerazione dei manager e la correttezza del collocamento di titoli al retail, ma anche 'l'efficiacia dell'attività di vigilanza'. 

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E' stato presentato questa mattina in commissione Finanze del Senato dal relatore nonchè presidente della Commissione, Mauro Maria Marino (Pd), la proposta di testo unificato di Ddl per l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario "con particolare riguardo alla tutela dei risparmiatori".

Per questa sera alle 20 è stato fissato il termine per presentare emendamenti al testo che è una sintesi dei 13 ddl depositati in commissione fin dallo scorso anno, che chiedevano tra l'altro di fare luce sulle vicende di Mps e delle due banche venete. La bozza messa a punto da Marino non indica istituti specifici ma assegna alla bicamerale il compito di verificare la gestione degli istituti che ''sono rimasti coinvolti in situazioni di crisi o di dissesto e sono stati o sono destinatari a qualsiasi titolo di risorse pubbliche''. Il testo era calendarizzato in Aula a Palazzo Madama già da domani ma la commissione, secondo quanto viene riferito, ha chiesto all'unanimità di avere un po' più di tempo per l'esame del ddl e di poter arrivare in assemble martedì prossimo.

Secondo la bozza del testo la bicamerale dovrà essere composta da 20 deputati e 20 senatori, e dovrà ''concludere i lavori entro un anno dalla sua costituzione''. Dopo i primi 6 mesi il presidente della bicamerale (eletto come gli altri membri dell'ufficio di presidenza a scrutinio segreto) dovrà presentare una relazione al Parlamento sull'andamento dei lavori. Quattro i compiti affidati alla commissione. Per prima cosa andranno verificati, come si legge nel testo, ''gli effetti sul sistema bancario italiano della crisi finanziaria globale e le conseguenze dell'aggravamento del debito sovrano''. Entrando nello specifico degli istituti i crisi si controlleranno ''le modalità di raccolta della provvista e gli strumenti utilizzati; i criteri di remunerazione dei manager e la realizzazione di operazioni con parti correlate suscettibili di conflitto di interesse; la correttezza del collocamento presso il pubblico - con riferimento ai piccoli risparmiatori e investitori non istituzionali - dei prodotti finanziari, soprattutto quelli ad alto rischio, e con particolare riferimento alle obbligazioni bancarie; le forme di erogazione del credito a prenditori di particolare rilievo e la diffusione di pratiche scorrette di abbinamento tra erogazione del credito e vendita di azioni o altri strumenti finanziari della banca; la struttura dei costi, la ristrutturazione del modello gestionale e la politica di aggregazione e fusione; l'osservanza degli obblighi di diligenza, trasparenza e correttezza nell'allocazione di prodotti finanziari, nonché degli obblighi di corretta informazione agli investitori''. Altro compito quello di veriticare ''l'efficacia delle attività di vigilanza sul sistema bancario e finanziario posta in essere dagli organi preposti, in relazione alla tutela del risparmio, alla modalità di applicazione delle regole e degli strumenti di controllo vigenti, con particolare riguardo alle modalità di applicazione e all'idoneità degli interventi, dei poteri sanzionatori e degli strumenti di controllo previsti, nonché all'adeguatezza delle modalità di presidio dai rischi''. Infine si dovrà valutare anche ''l'adeguatezza della disciplina legislativa e regolamentare sul sistema bancario e finanziario, nonché sul sistema di vigilanza, anche ai fini della prevenzione e gestione delle crisi bancarie''. La commissione avrà gli stessi poteri della magistratura, potrà decidere quali atti e documenti raccolti possano essere divulgati e potrà avvalersi della polizia giudiziaria. Le spese (massino 150mila euro che possono essere aumentati gino a un massimo del 30% dai presidenti delle Camere) saranno a carico dei bilanci interni di Camera e Senato. 
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