ECONOMIA
Il fondo da 100 milioni per i risarcimenti potrebbe ampliarsi
Banche. De Vincenti: "Non escludo il risarcimento totale"
Così al Corriere della Sera il sottosegretario alla presidenza del Consiglio in merito alla vicenda di circa 130mila risparmiatori che in 24 ore hanno visto incenerirsi azioni e obbligazioni subordinate sottoscritte con le quattro banche “salvate” dal governo (Etruria, Carife, Carichieti e Banca Marche)
De Vincenti è netto. Chi ha sbagliato dovrà pagare, "ma in ogni caso - afferma il sottosegretario - escludo conseguenze di qualsiasi tipo sul governo". Non esclude poi la possibilità che per i rimborsi arriveranno altre risorse oltre ai 100 milioni di euro messi a disposizione dal sistema bancario. "Prima - aggiunge - bisogna capire quante risorse saranno assorbite dalle decisioni degli arbitrati. Poi, se necessario, potremo intervenire".
In tema di fondi europei, "il dato finale lo avremo a febbraio ma siamo molto soddisfatti. Abbiamo sostanzialmente raggiunto l'obiettivo di assorbimento delle risorse, stimiamo un rischio residuo non superiore al 2-2,5%. Insomma alla peggio potrebbe restare fuori un miliardo", dichiara il sottosegretario. In merito alla cordata per l'Ilva, "non abbiamo preferenze di nazionalità. L'unica preferenza è per una soluzione che mantenga la forza industriale e finanziaria dell'azienda e il radicamento sul territorio italiano di tutti gli attuali stabilimenti, a cominciare da Taranto", spiega De Vincenti, secondo cui chi parla di esproprio "non sa ci cosa sta parlando. Siamo nel pieno rispetto della Legge Marzano".