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ECONOMIA

Lavoro

Bce, allontanato spettro deflazione: "La ripresa si sta rafforzando"

Il mercato del lavoro mostra segnali di ripresa ma la disoccupazione resta alta. Eurotower: "In Italia e Spagna miglioramento clima di fiducia coincide con calo disoccupati". Escono anche i dati Istat sulla disoccupazione che a marzo torna a salire arrivando al 13%, tra i giovani al 43%

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I mercati del lavoro nell'Eurozona, "seppur ancora deboli, mostrano segnali di miglioramento". Sono i dati della Bce che nel suo bollettino economico prospetta "un miglioramento dei mercati del lavoro in certa misura più rapido nel prossimo futuro".
La Bce prevede dunque una ripresa moderata nell'Eurozona, ma segnala anche che la disoccupazione resta alta. "Guardando oltre il breve termine - si legge nel rapporto - le misure di politica monetaria adottate di recente dal Consiglio direttivo, il basso livello dei corsi petroliferi e il deprezzamento dell'euro dovrebbero contribuire ad ampliare e rafforzare gradualmente la ripresa. Al tempo stesso, nonostante i mercati del lavoro abbiano evidenziato ulteriori segnali di miglioramento, la disoccupazione resta elevata e il grado di capacità produttiva inutilizzata dovrebbe diminuire solo gradualmente". 

Aumenta fiducia dei consumatori
In Italia, Germania e Spagna migliora il clima di fiducia dei consumatori. In questi ultimi due Paesi, si legge ancora, "il miglioramento del clima di fiducia dei consumatori ha coinciso con un calo del tasso di disoccupazione". In generale le evidenze "confermano che la crescente fiducia dei consumatori nell'area dell'euro dagli inizi del 2013 è imputabile soprattutto alla migliore dinamica del mercato del lavoro".

Allontanato lo spettro deflazione
Per quanto riguarda i prezzi l'inflazione è su una "traiettoria ascendente, è rimasta negativa negli ultimi mesi". Si allontana dunque lo spettro deflazione. "Dopo i bassi livelli di metà gennaio, le aspettative d'inflazione di lungo termine nell'Eurozona si sono riprese. Nonostante la bassa inflazione, non ci sono segnali che i consumatori stiano rinviando gli acquisti".

Quantitative easing sosterrà crescita
La piena attuazione del quantitative easing della Bce riporterà l'inflazione dell'Eurozona verso il 2%. La previsione è che il Qe, che dovrebbe sostenere consumi e investimenti, assieme al petrolio debole e alla svalutazione dell'euro contribuirà "ad ampliare e rafforzare gradualmente la ripresa".  
"In prospettiva - scrive l'Eurotower - il Consiglio direttivo si focalizzera' sulla piena attuazione delle misure di politica monetaria intraprese. Tali misure contribuiranno a migliorare ulteriormente le prospettive economiche, ridurre il margine di capacita' produttiva inutilizzata nell'economia e rafforzare la crescita della moneta e del credito. Nell'insieme, tali andamenti riporteranno in modo sostenuto l'inflazione verso un livello inferiore, ma prossimo al 2 per cento nel medio periodo e consolideranno il fermo ancoraggio delle aspettative di inflazione a medio e lungo termine".  

Istat: in Italia disoccupazione torna a salire
Intanto l'Istat diffonde i dati sulla disoccupazione che torna a salire a marzo. Cresce di 0,2 punti percentuali da febbraio arrivando al 13%, si tratta del livello più alto dal novembre scorso quando il tasso di disoccupazione arrivò al 13,2%. Su base mensile, ci sono 52mila disoccupati in più, +1,6%, mentre nei dodici mesi il numero dei disoccupati è cresciuto del 4,4%, pari a 138mila persone in più e il tasso di disoccupazione di 0,5 punti. Le persone in cerca di occupazione, il dato è sempre relativo a marzo, sono 3,302 milioni in aumento dell'1,6% da febbraio.

Disoccupazione giovanile al 43%
La disoccupazione giovanile a marzo risale oltre il 43%: il tasso segna un aumento di 0,3 punti percentuali a quota 43,1%, dal 42,8% di febbraio.Si tratta, sottolinea l'Istat, del livello più alto da agosto scorso. Secondo i dati Eurostat la disoccupazione dei giovani fino a 25 anni in Italia a marzo ed è la quarta in Europa. Solo in Grecia (50,1% a gennaio 2015), Spagna (50,1%) e Croazia (45,5% nel primo trimestre 2015) è più alta. La media dell'Eurozona resta stabile a 22,7% (un anno prima era a 24,2%).

Eurozona
Si ferma il calo del tasso di disoccupazione nell'Eurozona. Secondo Eurostat a marzo è dell'11,3%, lo stesso dato di febbraio, mentre a marzo 2014 era a 11,7%. Anche nella Ue a 28 resta al 9,8%, stessa percentuale di febbraio, era al 10,4% 12 mesi prima. L'Italia vede un rialzo, dal 12,7% di febbraio al 13% di marzo. Secondo la stima di Eurostat nella Ue-28 a marzo i disoccupati sono 23,748 milioni, di cui 18,105 milioni nella zona euro. Rispetto allo stesso mese del 2014 i senza lavoro sono diminuiti di 1,523 milioni nell'Ue-28 e di 679mila nell'Eurozona. I tassi di disoccupazione più bassi sono quelli di Germania (4,7%), Gran Bretagna (5,5% a gennaio 2015) e Austria (5,6%), mentre i più elevati sono in Grecia (25,7% a gennaio 2015), Spagna (23%) e Ungheria (18,2%).
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