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ECONOMIA

Moneta virtuale

Bitcoin, l'Autorità Europea alle banche: "Non comprateli in assenza di regole"

L'Autorità bancaria europea propone regime regolatorio per le monete virtuali, prima fra tutte il Bitcoin, ma prima dell'entrata in vigore di questo ne sconsiglia l'utilizzo

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Gli istituti finanziari "non dovrebbero acquistare, detenere o vendere" le monete virtuali prima che entri in vigore il regime regolatorio proposto dall'Eba. Le monete virtuali, e tra queste il Bitcoin che è la più celebre, non sono sicure e quindi non devono entrare nella circolazione delle monete “classiche”. Attraverso una nota ufficiale l’Autorità bancaria europea mette in guardia le banche: “Non comprate in assenza di regole”.

La nota dell’Autorità bancaria europea, che identifica più di 70 categorie di rischio dalle monete virtuali, arriva all’indomani della scoperta di una nuova truffa che coinvolge i Bitcoin: il "ransomware”, un nuovo tipo di virus che, sulla scia della truffa degli hacker russi che bloccavano a distanza gli iPhone chiedendo agli utenti un riscatto per riattivarli,  è in grado di tenere in ostaggio a distanza i contenuti sul pc, consentendo ai truffatori di chiedere soldi per sbloccarli.

La società GFI Software ha rilevato un aumento di questo tipo di malware: a giugno i sistemi infettati sono saliti a 350mila nel mondo.  

Questi programmi, tipo virus, si installano sul computer degli utenti senza che questi se ne accorgano e bloccano il contenuto del pc da remoto. Con i dati in ostaggio, all'utente compare una finestra che chiede il pagamento di una somma di denaro per "liberare" il computer.  

Si tratta di un malware molto redditizio, spiegano gli analisti, "che ha fruttato ai criminali oltre 70mila dollari in bitcoin". A ogni vittima in media si chiede il pagamento di un riscatto di 500 dollari in bitcoin, ma la somma viene raddoppiata se si temporeggia nel pagamento.

I bitcoin sono la valuta più utilizzati perché, essendo criptomoneta digitale, sono più difficili da tracciare.
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