MONDO
Era stato già condannato per antisemitismo
Charlie Hebdo, il comico Dieudonné arrestato per apologia del terrorismo
Dopo l'attacco terroristico al settimanale satirico Charlie Hebdo, il controverso comico aveva postato sul suo profilo Facebook "Mi sento Charlie Coulibaly", stravolgendo lo slogan di solidarietà al giornale "Je suis Charlie"
Dopo l'attacco terroristico al settimanale satirico Charlie Hebdo, il controverso comico aveva postato sul suo profilo Facebook "Mi sento Charlie Coulibaly", stravolgendo così lo slogan di solidarietà al giornale "Je suis Charlie", associandolo al nome del terrorista Coulibaly che ha tenuto in ostaggio diverse persone in un negozio kosher di Porte de Vincennes a Parigi.
Il "polemista", infatti, dopo aver partecipato alla grande marcia contro il terrorismo di domenica a Parigi, l'aveva definita su Facebook "leggendaria", aggiungendo però di sentirsi "Charly-Coulibaly". In seguito l'umorista aveva scritto una lettera al ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, per spiegare di aver solo voluto denunciare il fatto che si sente perseguitato come il settimanale satirico: "Quando io mi esprimo, non si cerca di capirmi, non mi si vuole ascoltare. Si cerca un pretesto per vietarmi. Mi si considera come Coulibaly mentre io non sono diverso da Charlie".