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ECONOMIA

Rapporto di Prometeia

Consumi in crescita nel 2015: +1,2%

Una volta esaurito l'impatto di politica fiscale e grandi eventi, nel 2016 e nel 2017 i consumi torneranno a decelerare (+1,1%), tornando ai livelli del 2003

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Si rafforzano i consumi delle famiglie italiane che segneranno quest'anno un aumento dell'1,2% (a prezzi costanti) a 936,6 mld di euro. Ad incidere una prima ripresa di occupazione e redditi insieme a fattori temporanei, come incentivi fiscali e grandi eventi. In Italia però la crescita sarà inferiore alla media Ue (+1,6%).  

Sulla base delle informazioni quali-quantitative disponibili, secondo il rapporto Club Consumo di Prometeia, è lecito attendersi un'accelerazione della spesa delle famiglie europee nel corso del 2015, rafforzando il cammino di uscita dalla crisi anche per quei paesi, in particolare Italia e Francia, ancora alle prese con i suoi strascichi.  

Il confronto con i maggiori paesi europei connota negativamente la fase di ripresa italiana, sia per l'assenza di una decisa svolta dopo le intense flessioni degli anni passati, come evidenziato invece dalla Spagna, sia per prospettive di ripresa su ritmi contenuti e insufficienti a recuperare quanto perso nella crisi.  

Nel 2015 segnali di recupero sono evidenti soprattutto nel mercato della mobilità, che ha visto la ripresa degli acquisti di mezzi di trasporto, oltre che l'aumento del traffico autostradale, e in quello dei beni durevoli per l'ambiente domestico, con il recupero della domanda di grandi elettrodomestici.

Negli altri comparti di consumo, sono invece emersi segnali di stabilizzazione o netta attenuazione della caduta, coerenti con un'imminente inversione di tendenza. La ripresa della spesa delle famiglie potrà rafforzarsi nel corso dell'anno, favorita dal miglioramento del mercato del lavoro e dall'attesa ripresa dei redditi, che nel 2015, in particolare, riceveranno un importante sostegno sia dalla politica di bilancio, sia dalla dinamica dei prezzi al consumo, previsti stabili in media d'anno (+0.2%). Un quadro nel complesso che volge al positivo, ma cela tuttavia alcuni elementi di fragilità, dato il proseguimento del calo dell'occupazione nelle regioni del Sud e per i giovani.

La domanda sul mercato interno potrà inoltre beneficiare, dai trimestri centrali del 2015 e per tutto il 2016, anche del rafforzamento della spesa dei turisti stranieri, indotto dai grandi eventi dell'Expo e del Giubileo. Nel 2015, in media d'anno, il rafforzamento della spesa riguarderà tutti i mercati di consumo. La spesa per beni non alimentari e servizi mostrerà una maggiore dinamicità Anche moda e gioielleria, oltre all'alimentare, beni made in Italy tipici dell'esperienza di consumo del turista straniero sul territorio italiano, potranno beneficiare dell'impatto dei grandi eventi.

Una volta esaurito l'impatto della politica fiscale e dei grandi eventi la crescita dei consumi tornerà a decelerare (+1,1%) nel 2016 e 2017 quando il livello procapite sarà ancora inferiore dell'8,5% al periodo precrisi (2007) e sarà ui livelli del '98. Complessivamente i consumi a prezzi costanti si collocheranno a 956,6 miliardi come nel 2003. Così il Rapporto Club Consumo di Prometeia.
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