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ECONOMIA

Emergenza economica

Inps. Cassa integrazione in deroga al 7 maggio a 121.756 beneficiari

Sulla Cig in deroga si è innescato un braccio di ferro tra Regioni e Inps, mentre i sindacati Cgil, Cisl, Uil chiedono al premier Conte di intervenire. Il presidente del Consiglio rassicura sulla semplificazione 

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di Tiziana Di Giovannandrea L'Inps ha fornito i dati aggiornati al 7 maggio relativi alla gestione ed erogazione della Cig, la Cassa Integrazione in deroga. Le domande determinate dalle singole regioni e inviate all'Inps per autorizzazione al pagamento, sono 305.434. Di queste, 206.904 sono state autorizzate dall'Istituto di Previdenza e 57.833 sono state pagate, corrispondenti a una platea di 121.756 beneficiari. I dati si leggono sul sito dell'Inps e si riferiscono alla data del 7 maggio.

Al 3 maggio le domane inviate dalle Regioni all'Istituto di Previdenza erano state  173.565. Di queste sono state autorizzate 85.046 e sono state pagate soltanto 29.600 a 57.975 beneficiari aventi diritto. 

Sulla Cig in deroga si è innescato un braccio di ferro tra Regioni e Inps con accuse reciproche su chi abbia la responsabilità nei  ritardi per i pagamenti. Secondo l'Inps i pagamenti della Cassa integrazione in deroga vanno a rilento a causa delle Regioni. Le Regioni, in un comunicato della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ribattono:" I ritardi non dipendono da noi" ma da un sistema farraginoso che "si fonda su regole previste per situazioni ordinarie e che pertanto comporta tempi non conciliabili con una situazione di emergenza e straordinarietà quale è quella che stiamo vivendo". La Conferenza presieduta da Stefano Bonaccini tuona contro le "spiacevoli" affermazioni del presidente dell'Istituto di Previdenza, "non improntate a leali rapporti di collaborazione interistituzionale".

La Cig gestita dalle Regioni è prevista per i lavoratori delle aziende che non possono ricorrere alla Cassa ordinaria. L'iter per l'ottenimento della Cig è più complesso di quello della Cigo, la Cassa Ordinaria, in quanto le domande sono gestite e determinate dalle Regioni che esaminano, istruiscono le pratiche per poi girarle all'Inps ai fini del pagamento. Questo sulla base di un accordo siglato con i sindacati e i datori di lavoro.

Cig: sindacati Conte intervenga 
"Questa situazione - sostengono i segretari generali dei tre sindacati Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo in una lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte - rischia di depotenziare gli effetti dell'insieme delle importanti misure che sono state predisposte sia in materia di sostegno dei redditi e del lavoro sia al sistema delle imprese. Materie su cui abbiamo avuto, nei giorni scorsi, una prima occasione di confronto. Sull'insieme di queste problematiche ci rivolgiamo a Lei - conclude la lettera - affinché sia possibile incontrarci e definire le azioni necessarie (compresi specifici approfondimenti/incontri) per superare le difficoltà e i ritardi attuali nell'interesse di tutto il Paese".

La lettera è stata inoltrata per conoscenza anche al ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, al ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, al presidente dell'Inps Pasquale Tridico  e al direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini.  

Conte annuncia semplificazioni sulla Cig
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel frattempo ha spiegato che "il Governo vuole vincere la sfida della semplificazione amministrativa. Per questo nel prossimo Dl a sostegno all'economia, introdurremo un meccanismo semplificato di erogazione della Cig in deroga".
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